
Presentare la domanda di partecipazione alle selezioni e sperare di essere riassunti, come se tutta l’esperienza e la professionalità acquisita in 15 anni di attività non significasse nulla, è troppo poco per gli ex lavoratori dello Spaccio Alimentare, circa 70 padri e madri di famiglia che si accingono a trascorrere un altro triste Natale, senza stipendio e con i mutui e le bollette da pagare. Loro non ci stanno perché quel supermercato è stato la loro casa, ci hanno lavorato sempre con massimo impegno e sacrificio, mettendoci l’anima e, adesso che finalmente la situazione sembra essersi bloccata, chiedono di essere assorbiti dalla nuova catena di distribuzione alimentare che sta per aprire al centro commerciale “Archimede”. Stamattina hanno inscenato l’ennesima protesta, bloccando gli ingressi, con pesanti riflessi sulla circolazione veicolare nella zona di via Necropoli del Fusco, rimasta paralizzata. Nei loro occhi tanta rabbia e disperazione, ma non certo rassegnazione per una vicenda che si perpetua ormai da troppo tempo e che ha messo letteralmente in ginocchio le loro famiglie. Si rivolgono al Prefetto ed alla politica, affinchè venga resa loro giustizia, con il reinserimento nel posto di lavoro. La situazione, insomma, è piuttosto critica e bisogna trovare presto una soluzione, per non rischiare di compromettere anche l’ordine pubblico.
(foto: la protesta dei lavoratori- Fermo immagine Tris TeleGiornale)