
“C’è di tutto, stavolta il governo nazionale ha fatto i compiti a casa e ha prodotto un provvedimento che prevede risposte alla massima parte le esigenze degli italiani colpiti a vario titolo dall’emergenza sanitaria da COVID-19. Bravi, quasi bravi”. C’è molta ironia e, indubbiamente, una buona dose di delusione, nelle parole del presidente di Unità siciliana-LeApi, Andrea Piraino a proposito del Decreto varato dal governo centrale a sostegno delle imprese della zona rossa (lombarda e veneta), colpita dal Coronavirus. “Più a sud non si va, nonostante anche qui l’economia, soprattutto quella turistica” – insorge Piraino – “stia pesantemente risentendo dell’emergenza sanitaria. Solo che noi, come ci viene spesso ricordato con paternalismo, di turismo dovremmo poter vivere tutto l’anno. Il tempo per correggere il provvedimento ancora ci sarebbe e, per questo Unità siciliana-LeApi rivolge non un appello, “ma una precettazione politica” – sottolinea il presidente Andrea Piraino – “a tutti i parlamentari eletti in Sicilia perché, quando il decreto iniquo varato dal governo del nord sarà finalmente portato alla loro attenzione in Aula, si ricordino di essere rappresentanti di milioni di persone e non di meri interessi di partiti nazionali e aggiungano” – conclude – “misure serie a misure serie”. Quanto ai danni subiti in questa settimana di emergenza sanitaria dall’economia isolana, Unità siciliana-LeApi sta predisponendo un report dettagliato, settore per settore, che sarà reso noto nei prossimi giorni.
(foto: il presidente di Unità siciliana-LeApi, A. Piraino)
