Post pandemia, UilP: adesso bisogna lavorare per potenziare medicina del territorio ed Adi

“In Sicilia l’emergenza legata alla diffusione del Coronavirus ha messo in evidenza le carenze del sistema sanitario dell’isola, benché fortunatamente i contagi siano stati meno rilevanti rispetto ad altre regioni quali la Lombardia e lo stesso Veneto”. Lo scrive il segretario regionale della Uil Pensionati, Antonino Toscano, per il quale, adesso, bisogna potenziare la medicina del territorio e l’assistenza domiciliare integrata.

  “Se, da un lato” – aggiunge – “occorre dare atto al governo Musumeci di avere adottato misure efficaci,  dall’altro non si può non sottolineare come la Sicilia paghi il prezzo altissimo del piano di rientro per contrastare gli sprechi nel settore della sanità”. Sotto accusa, quindi, il ridimensionamento dei posti letto e delle risorse umane, attuato con la L.R. n. 5/09, che ha comportato esagerati allungamenti delle liste d’attesa, superaffollamenti nei Pronto Soccorso e costi elevati dei tickets.

“La conseguenza più grave” – sottolinea Antonino Toscano – “è stata la rinuncia a curarsi da parte dei soggetti più poveri e fragili”. Adesso, si guarda ad un confronto con l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, per la firma sul protocollo già convenuto. “Si spera” – conclude il segretario regionale della Uil Pensionati – “che le risorse destinate alla sanità in Sicilia vengano spese, anche passando attraverso un decreto applicativo, individuando gli enti gestori e dando tempi concreti”.

(foto: il segretario generale della Uil Pensionati Sicilia, A. Toscano)