Ragusa si prepara a riabbracciare san Giovanni Battista, patrono della città e della Diocesi

Saranno  festeggiamenti inevitabilmente diversi rispetto a passato, quelli che si apriranno domani, a Ragusa, in onore di san Giovanni Battista, patrono della città e della Diocesi.

Le restrizioni governative, assolutamente necessarie per contenere i contagi da Coronavirus, hanno imposto, infatti, un netto cambiamento del programma che, per quest’anno, sarà ridotto, senza manifestazioni esterne né la tradizionale processione del 29 agosto, con il bagno di folla dei fedeli, e nel rispetto del distanziamento interpersonale.

Immutata anzi, considerati gli eventi, rinnovata, però, la fede dei ragusani che si preparano all’abbraccio con il loro santo patrono, al quale affideranno le proprie preghiere e chiederanno protezione per questo periodo di pandemia.

“Ricordare il precursore, fare memoria del suo martirio” – ha scritto il vescovo di Ragusa, Carmelo Cuttitta, nella sua lettera ai devoti – “ci invita ad una riflessione più intima, che deve scaturire nell’incontro con Cristo, colui a cui Giovanni diceva non essere “degno di slegare i legacci dei suoi sandali’””.

Da domani, primo giorno del novenario, sarà possibile accendere il cero votivo davanti al simulacro di san Giovanni Battista, nel giardino di corso Vittorio Veneto.

Si ricorda che l’accesso in Cattedrale, per motivi di sicurezza, sarà contingentato e prevede un numero massimo di 176 persone per ciascuna celebrazione. I fedeli, prima di prendere posto nei banchi, saranno tenuti ad igienizzare le mani ed a seguire le istruzioni dei volontari addetti all’accoglienza.

Il 29 agosto, il simulacro di san Giovanni Battista sarà esposto alla venerazione dei fedeli, al centro della navata principale, dalle 13 alle 19 e dalle 22.30 a mezzanotte.

(foto: il simulacro di san Giovanni Battista- immagine di Salvo Bracchitta)