Le navi da crociera, ormeggiate al porto Grande, non possono essere trasferite nella rada di santa Panagia per pericoli legati alla presenza e movimentazione di sostanze altamente pericolose dalla cui collisione potrebbero sorgere problemi ben più gravi a livello ambientale.

E’ emerso questa mattina, nel corso di un incontro che l’assessore comunale all’Ambiente, Carlo Gradenigo, ha avuto con il comandante della Capitaneria di Porto, Luigi D’Aniello, proprio per chiarire i vari aspetti della vicenda.
Non ci sarebbero problemi, invece, per l’impatto ambientale delle due grandi navi, in rada e in banchina, perché dai rilievi effettuati nei giorni di Ferragosto dalla Capitaneria, sui tenori di zolfo in riferimento al carburante utilizzato, sono emersi valori nei limiti di legge.
“La Capitaneria” – spiega l’assessore Gradenigo – “ha inoltre chiesto, nei giorni, scorsi all’Arpa di effettuare i rilievi in merito ad acqua, aria e rumore di fondo. Tutti i dati che verranno a breve resi noti dal comandante”.
Il comandante D’Aniello ha, anche, chiarito che, in un porto nel quale sono previste attività di diporto, pesca e turismo crocieristico e in assenza di strumenti di pianificazione come il Piano regolatore del porto, non si può negare la richiesta di ormeggio a una nave senza che vi sia un evidente pericolo per la sicurezza della navigazione.
Chiarezza, infine, sugli introiti, perché le navi non pagano l’ormeggio (che in qualunque porto aperto è gratuito), bensi i servizi richiesti ed erogati.
Da questa sosta tecnica, ci sarebbe, comunque, da guadagnare perché è stato fatto un accordo con la Costa Deliziosa che, a settembre, farà 4 scali a Siracusa, portando, però, i turisti a bordo.
(foto: dalla pagina FB Carlo Gradenigo)
