Anche Ragusa, in contemporanea con altre 16 città italiane, partecipa al Festival della Dottrina Sociale della Chiesa (DSC), che si svolgerà in modalità online, a partire da oggi per concludersi il 26 novembre.
L’evento, giunto alla sua decima edizione, rappresenta una occasione, ormai consolidata, di approfondimento e discussione sugli insegnamenti sociali della Chiesa.

In precedenza si è tenuto a Verona ma, quest’anno, a causa delle misure restrittive per il contenimento dei contagi da Covid 19, è stata scelta la modalità itinerante ed online, in modo da superare ogni ostacolo.
Il tema della sessione ragusana è “Giovani e Impresa: riscoprire le radici, progettare il futuro”. L’appuntamento è per le ore 10, in contemporanea con le altre città, e prevede la piantumazione simbolica di una pianta di melograno nel giardino della Curia ragusana.
Nasce, infatti, “l’albero della DSC”, contrassegnato da un’etichetta tratta da una citazione del compianto mons. Adriano Vincenzi a conclusione della precedente edizione: “Questo è il momento delle persone che ce la mettono tutta nel fare quello che devono fare, nell’adempiere alle loro responsabilità”.
Sarà, invece, una tavola rotonda online, il secondo appuntamento ragusano, in programma il 25 novembre alle ore 17.30, che sarà possibile seguire sul canale youtube.
Parteciperanno i sottoscrittori della “Carta dei Valori, per un impegno condiviso”.

“La città di Ragusa” – dice Andrea Pizzo, organizzatore della manifestazione – “si riappropria della consapevolezza di una comunità coesa, inclusiva, fraterna, rispettosa della dignità di ogni singola persona, con la convinzione” – aggiunge – “che solo attraverso i principi della solidarietà e della sussidiarietà si può progettare una città sostenibile socialmente e che abbia a cuore non solo il proprio territorio ma anche” – conclude il giovane Andrea Pizzo – “tutto il Creato”.
Anche Ragusa, quindi, propone una “Carta dei valori, per un impegno condiviso”, risultato di un’attività di analisi e di confronto, tuttora in itinere, che” – come spiega Renato Meli, direttore dell’ufficio diocesano – “ha coinvolto in primo luogo le realtà espressioni del mondo giovanile della città, tra le quali la Consulta giovanile del Comune di Ragusa, e tutti gli enti che è stato possibile raggiungere in questo periodo di emergenza sanitaria”.
La Carta dei Valori viene sottoscritta, in prima battuta, dall’Amministrazione comunale di Ragusa, dalla Diocesi di Ragusa, dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa, dalla Fondazione San Giovanni Battista, dalla sede locale dell’Università di Catania, da CNA, Confcooperative, Confindustria Giovani, da Cgil e Cisl, dagli Ordini professionali di architetti e agronomi, dal GAL Terra Barocca, dall’associazione InsiemeinCittà e dal Progetto Policoro della Diocesi di Ragusa.
Tutti assumono l’impegno di intraprendere un percorso condiviso per il rilancio dell’imprenditoria giovanile nella città.
(foto: repertorio internet)
