
E’ surreale che, dopo mesi di scontri con il governo nazionale, di atteggiamenti compiacenti verso quanti non intendevano applicare rigorosamente le disposizioni, oggi Musumeci affermi l’esatto contrario ed esorti a non giocare con la vita e la salute dei cittadini.

Il presidente della Regione Siciliana dovrebbe chiedere scusa alla stragrande maggioranza dei siciliani che quelle cautele e disposizioni le hanno applicate con sacrificio e con serietà.
Chiedere scusa ai cittadini che per mesi hanno visto Musumeci contestare la durezza delle scelte nazionali e oggi si ritrovano con due settimane di lockdown appena camuffato.
La verità è che siamo a duemila contagiati al giorno con il tracciamento precario se non inesistente, con i nostri ospedali con gravissime difficoltà organizzative a gestire l’emergenza e con segnali di precaria programmazione nella distribuzione e somministrazione dei vaccini.
Ma questo è il tempo della responsabilità e non delle polemiche, è il tempo di combattere tutti il covid e di tutelare la salute dei cittadini e però presto spero sarà pure il tempo di dare conto e ragione ai siciliani di questi comportamenti, degli errori e delle strumentalizzazioni.
Ora è il tempo di rispettare con assoluto rigore le disposizioni e i divieti ed è bene che lo si dica in particolare modo a quanti, pochi cittadini certo ma ugualmente pericolosi, con leggerezza e superficialità hanno contributo a farci diventare zona rossa, di fatto lockdown. (Pippo Zappulla, segretario regionale ArticoloUno)
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