Riceviamo e pubblichiamo. Piazza della Repubblica, quei colori non siano propaganda

A noi i colori della pace piacciono. E piacciono pure i colori dei diversi orientamenti sessuali. Per noi la critica all’amministrazione comunale non va fatta sui lavori di piazza della Repubblica ma sul senso vero di questa scelta.

C’è un progetto complessivo? In quale contesto si inquadra? Se esiste la città non lo conosce.

E se come temiamo trattasi di scelta estemporanea allora davvero c’è da preoccuparsi. Come la mettiamo infatti con lo “scheletro” del vecchio tribunale a pochi metri dalla bandiera della pace.

Non vorremmo riedizioni stile piste ciclabili. Le stesse infatti rappresentano una scelta di civiltà e di progresso per una comunità e la qualità della vita e dell’ambiente.

Ma le piste ciclabile vanno contestualizzate al tessuto urbanistico e viario della citta: altrimenti si fa solo danno, si fa solo propaganda.

Ecco non vorremmo che quei colori bellissimi e da noi apprezzati ne rappresentino solo un ulteriore strumento. (Pippo Zappulla e Ninni Gibellino – ArticoloUno)

(foto: repertorio Facebook)

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