
Una banda di truffatori seriali è stata smantellata dai Carabinieri, nel corso di una operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa.
158 le truffe messe a segno dal gruppo, in danno di istituti religiosi e case di riposo tra Siracusa e Torino.
Secondo quanto emerso dalle indagini, spacciandosi per impiegati di banca o di enti d beneficenza, i truffatori contattavano gli istituti comunicando che erano destinatari di fondi statali o di donazioni.
Per ritirare le somme, e qui stava l’inganno, chiedevano un versamento da uno a tre mila euro, a titolo di restituzione di presunte eccedenze, che, in realtà, finiva sul conto corrente di un complice.
Con questo sistema la banda era riuscita ad accumulare 254 mila euro.
Sono 8 le persone indagate, destinatarie dell’obbligo di dimora, e 69 quelle denunciate in stato di libertà che, dietro compenso (generalmente variabile dai 200 ai 400 euro), procuravano carte ricaricabili, schede telefoniche per contattare le vittime e notizie utili per guadagnarne la fiducia.
Nel corso dell’attività è stato disposto anche il sequestro di 21 conti correnti, 10 carte di credito/debito in uso agli indagati ed 8 carte “vergini” per la clonazione, provviste di microchip e 16 mila euro in contanti.
Tre dei soggetti coinvolti nell’operazione sono risultati percettori di Reddito di Cittadinanza, per i quali è stata proposta la revoca del beneficio.
Le truffe sono state perpetrare nel periodo compreso tra il 5 settembre 2014 ed il 5 febbraio 2019.
(foto: archivio Carabinieri Siracusa)
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