
“Chi la dura la vince” o, senza tirare in ballo i proverbi, la tenacia ereditata dal nonno è servita ad un 31enne disabile ragusano, per vincere una piccola personale, ma importante, battaglia.
Giovanni Gulino, questo il suo nome, è nato prematuro ed ha avuto una asfissia da parto che gli ha causato una tetraparesi spastica.
La sua vita è, quindi, una corsa ad ostacoli che, comunque, proprio grazie alla tenacia ed alla forza d’animo, Giovanni ha sempre cercato di affrontare con coraggio e dignità.
Uno dei tanti ostacoli che si è trovato davanti e per il quale si è battuto per circa tre anni, con denunce sulla stampa locale, è stata la mancanza di una pedana sull’autobus, che gli impediva di spostarsi autonomamente da Marina di Ragusa.
Roba non certo di poco conto per chi, costretto a vivere sulla sedia a rotelle, si trova a guardare il mondo da una prospettiva diversa e che, ogni giorno, deve fare i conti con mille barriere da superare.

Adesso, però, quel desiderio, quella esigenza primaria invocata da Giovanni, si è concretizzata: d’ora in avanti può contare su un autobus attrezzato con l’apposita pedana per i disabili, attraverso la quale può salire e scendere dal mezzo per raggiungere Ragusa.
Certamente il più bel regalo di compleanno che gli si poteva fare, anche se rimaneva un piccolo neo che, grazie alla sensibilità del sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, è stato eliminato.
Per raggiungere la fermata dell’autobus, Giovanni Gulino doveva, infatti, muoversi lungo la strada, rischiando quindi di essere investito e, oltretutto, impossibilitato ad usufruire della pensilina sul marciapiede, quindi esposto alle piogge o al sole cocente.
L’Amministrazione comunale, raccogliendo anche in questo caso l’appello lanciato attraverso Video Mediterraneo, è venuta ancora una volta incontro alle sue esigenze, realizzando uno scivolo e permettendo a Giovanni di spostarsi in carrozzina, fino alla pensilina della fermata, dove potrà attendere l’arrivo dell’autobus e salire e scendere in tutta sicurezza.
“Naturalmente” – commenta soddisfatto – “questo servizio deve essere usato anche da altri disabili”.
Un lieto fine, insomma, che arriva dopo tre anni di battaglie e che premia, certamente, la perseveranza di un uomo, come Giovanni, per il quale, adesso, la vita quotidiana sarà un po’ meno difficile.
(foto: Giovanni Gulino sull’autobus – immagine di Salvo Bracchitta)
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