Prima domenica di Avvento. Riflessioni di don Raffaele Aprile: vegliare è il verbo della vita

Lc 21,25-28.34-36   La vostra liberazione è vicina. I domenica di Avvento. La vita è nelle mani di Dio, a lui la renderemo quando non lo sappiamo. L’importante è che ci trovi desti e non addormentati. Vegliare è il verbo della vita, dormire è il verbo della morte.

Sciuparla nella spensieratezza, nel menefreghismo, nell’assecondare i bassi istinti, scaraventa nel baratro della disperazione da cui è difficilissimo poterci tirar fuori. Bisogna vegliare per capire cosa si vuole, quali scelte dover compiere, come spendere ogni attimo della nostra vita.

La Parola di Dio ci aiuta a stare svegli, ci dà le direttive per ben orientarci nel cammino non sempre facile che riserva la vita, è la luce amica che illumina la nostra mente e riscalda il nostro cuore, spingendoci ad amare come Gesù ci ama.

La misura dell’amore ha il peso della croce. Bisogna essere desti e pronti a rintuzzare gli attacchi del maligno che cerca di carpire i nostri interessi per portarci fuori strada. L’Eucaristia è il cibo indispensabile che dà forza alla nostra fede, coraggio alla nostra volontà perché non si tiri indietro e sappia rischiare per conseguire il bene.

La comunità ecclesiale è il lievito necessario per fare fermentare l’anelito di bene che è in noi per poter essere pane da sfamare i nostri fratelli è il sale che rende significativa la nostra vita e fa fruttificare i talenti che il Signore dona a ciascuno di noi. Nell’eccomi senza riserve a Dio sta il segreto per stare svegli e vivere coscientemente la nostra fede.

Siamo deboli, fragili, incostanti, solo la tua grazia, o Gesù, ci rende idonei a vivere e non a vivacchiare. Ci accompagni in questo itinerario spirituale verso il Natale del Signore la Vergine Maria, colei che con gioia ha saputo donarsi pienamente a Dio, senza mai farsi distrarre dalle lusinghe del mondo.

Veglia, o Madre buona, su di noi perché non cadiamo in un letargo spirituale che ci impedisce di accogliere con gioia e piena coscienza Dio nella nostra vita. (Don Raffaele Aprile)

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