“Sospesi” dallo scorso mese di novembre, senza stipendio, senza sostegno sociale, senza prospettive occupazionali, ma con i pagamenti di mutui e bollette varie da onorare.
Il 2021 si è chiuso in maniera drammatica e il 2022 è entrato all’insegna della disperazione per i circa 60 dipendenti dei supermercati Gemar, che, con il fallimento della società, si sono ritrovati senza lavoro e senza mezzi di sostentamento per le loro famiglie.

In questi due mesi sono scesi in piazza, hanno contattato sindacati, si sono affidati ai legali per trovare una via d’uscita alla loro situazione che li vede vittime innocenti degli errori commessi dai datori di lavoro.
E domani, per loro, sarà un’altra giornata di lotta perché si sono dati appuntamento alle 9, per un nuovo sit-in, stavolta davanti al Palazzo di Giustizia, per chiedere sostegno alla politica alle organizzazioni sindacali e per sensibilizzare i cittadini.
“Ci aspettiamo” – dicono – “una risposta sicura, concreta e definitiva che risolva la nostra situazione”..
(foto: un sit-in davanti ad uno dei punti vendita Gemar – immagine da FB)
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