Rappresentazioni classiche. Il regista Antonio Calenda diventa cittadino onorario di Siracusa

“Questo riconoscimento per me è motivo di orgoglio e di profonda commozione. E’ una commozione che si ingrandisce in maniera smisurata perché il Teatro Greco di Siracusa è uno dei luoghi sacri della cultura occidentale. Il mio pensiero va a tutti i cittadini di Siracusa che quando parlano del loro teatro hanno gli occhi lucidi e illuminati”.

Queste le parole di Antonio Calenda, visibilmente commosso, subito aver ricevuto la cittadinanza onoraria di Siracusa, che gli è stata conferita dal sindaco Francesco Italia.

La cerimonia si è svolta, ieri sera, al Teatro Greco, prima dell’inizio di Agamennone di Eschilo. A consegnare il riconoscimento, con il sindaco, anche Manuel Giliberti, consigliere d’amministrazione della Fondazione Inda; con loro sul palco anche Gaetano Azzia, responsabile Ufficio del cerimoniale del Comune di Siracusa.

Antonio Calenda è stato il regista che ha firmato il maggior numero di messe in scena sul palcoscenico del Teatro Greco di Siracusa superando, con la commedia Le Nuvole, l’attore e capocomico Guido Salvini.

Il debutto a Siracusa nel 1988 con la regia di Aiace di Sofocle, poile tragedie Prometeo (1994), Agamennone e Coefore (2001), Persiani e Eumenidi (2003), tutte di Eschilo, fino a Baccanti di Euripide (2012) e Le Nuvole di Aristofane (2021).

“Per il suo amore verso il Teatro Greco e verso la nostra città e per l’impegno profuso in tanti anni” – si legge nella motivazione – “Antonio Calenda può considerarsi a pieno titolo cittadino di Siracusa e pertanto la città gli conferisce la Cittadinanza Onoraria come segno di riconoscenza e appartenenza a questa comunità”.

(foto: da sinistra, G. Azzia, cerimoniere del Comune, A. Calenda, il sindaco F. Italia, l’arch. M. Giliberti)

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