Il Gup del Tribunale di Siracusa, Tiziana Carrubba, ha disposto il non luogo a procedere nei confronti di Marco Faranda e Roberto Getulio, i due sindacalisti arrestati, nel novembre 2018, per un presunto caso di estorsione.
I due erano stati sorpresi dagli agenti della Polizia di Stato, nei pressi di un ritrovo cittadino, con 1500 euro ciascuno, incassati poco prima dai titolari di una azienda, ai quali, secondo la denuncia degli imprenditori, avrebbero chiesto 30 mila euro per non ostacolare l’avvio di un’attività.

“La Procura” – commenta oggi Roberto Getulio – “si è convinta che non si trattasse di estorsione, ipotizzando, invece, l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni. In questa circostanza” – chiarisce l’ex segretario provinciale della Fim Cisl – “così come in tutte le altre, ho sempre operato con correttezza e tenendo in considerazione esclusiva i lavoratori, i padri di famiglia che si affidano al sindacato ben sapendo che i loro diritti sono tutelati a qualsiasi livello. E’ finito un incubo che per quattro anni” – conclude Getulio – “ha assillato me e la mia famiglia”.
La fine di un incubo anche per Marco Faranda, ex segretario provinciale della Uilm. ”Ho sempre operato” – ha detto – “per il bene dei lavoratori che a me si sono affidati e che tuttora si affidano. Ciò che ho fatto” – puntualizza – “è stato solo difendere, nella qualità di segretario responsabile sindacale, i diritti negati ad alcuni lavoratori”.
(foto: da sinistra, R. Getulio e M. Faranda)
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