
Un tempo, parliamo di 40 anni addietro, o forse di più, nel giorno dell’Epifania, i cittadini erano soliti portare un panettone, una bottiglia di spumante, dolciumi o, comunque, dei doni, ai Vigili Urbani, agli incroci delle principali strade delle città.
Un modo cordiale per esprimere ringraziamento a chi, con il suo lavoro, su una pedana al centro della strada, con il sole o sotto la pioggia, era sempre lì a regolare il traffico delle (poche) auto e garantire la sicurezza.
Era la cosiddetta “Befana del Vigile”. Oggi i tempi sono decisamente cambiati, di auto in giro ce ne sono fin troppe, gli incroci delle città sono regolati in maniera automatica dai semafori e le pedane sono ormai un ricordo di un lontanissimo passato.
Non per questo, però, lo spirito di servizio del Vigile Urbano è venuto meno, anzi tutt’altro, perché li vediamo sempre presenti sulle nostre strade, pronti a vigilare sul rispetto del codice stradale, delle regole del vivere civile e spesso, purtroppo, anche vittime di aggressioni, ad opera di chi se ne infischia della civiltà e delle regole.
I tempi sono cambiati, è vero, oggi i Vigili Urbani non ricevono più i doni, perché … sono loro stessi a portare i regali ai cittadini, in particolare a quella fascia di cittadini più fragile, come nel caso dei bambini ricoverati negli ospedali.

Ed è questa la “Befana del Vigile” che potremmo definire “2.0”, che si è concretizzata questa mattina a Siracusa. Un corteo di carrozze e cavalli, con alcune vigilesse nei panni di “befana per un giorno”, è partito dal Comando della Polizia Municipale in largo Molo, ed ha raggiunto l’ospedale “Umberto I”, nella fattispecie, il reparto di pediatria.
Caramelle, cioccolatini, regali e … tanta allegria per decine di bambini, ai quali il destino ha riservato una festa dell’Epifania in una corsia di ospedale e che, grazie ai Vigili Urbani, hanno vissuto qualche ora, decisamente, diversa che ha fatto loro pesare di meno la condizione di paziente ospedaliero che, loro malgrado, stanno vivendo.
Un momento di condivisione che dimostra la grande umanità che c’è sotto le divise di quegli uomini e di quelle donne, a volte guardati con astio, soprattutto da quanti hanno l’abitudine di parcheggiare l’auto sul marciapiedi, di passare con il rosso o di sfrecciare a 100 km. all’ora in corso Umberto.
Uomini e donne della Municipale meritano maggior rispetto per il delicato lavoro che svolgono, con non pochi sacrifici e con turni estenuanti per sopperire alle carenze di organico.
Ricordiamoci che il Vigile Urbano, così come ogni altro tutore dell’ordine, non deve essere considerato “contro il cittadino” ma, sempre e comunque, “al fianco del cittadino”.
(fotocopertina: il comandante della P.M., Delfina Voria, distribuisce i doni ai piccoli ricoverati)
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