L’Angolo della poesia. Nuovo anno … ma problemi vecchi nel trasporto pubblico disabili

L’autobus

Oggi m’è capitata una bella cosa fuori programma,
per tornare a casa da Casuzze a Marina
ho preso l’autobus, per inaugurare
in bellezza il duemila ventitrè.


Ahimè nonostante le mie sollecitazioni
le cinture, per l’ancoraggio della carrozzina
risultano ancora assenti, non è ancora possibile
viaggiare in completa sicurezza.


Ciò mi lascia tanta amarezza
ma cercherò di non sprofondare,
nel vortice della tristezza.


Ci tenevo particolarmente a scrivere questa poesia,
per testimoniare l’assoluta inadeguatezza,
del trasporto pubblico per i disabili
un tema che non merita a parer mio riservatezza.


Giustamente prima si deve aspettare
che succeda qualcosa di dannoso,
per non essere inadempienti
e poi, finalmente si spera
che qualcuno si svegli.

(Giovanni Gulino)

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