
C’è stato chi ha trasformato l’energia cinetica dei macchinari delle palestre in elettricità, chi ha proposto una soluzione unica per la gestione degli strumenti smart della nostra casa e chi ha immaginato di digitalizzare gli armadi così da ottenere una intelligenza artificiale.
E’ stata tantissima l’inventiva e la voglia di mettersi in gioco degli oltre 100 studenti delle quarte e quinte classi degli istituti superiori di Ragusa, che hanno partecipato alla seconda edizione di “Hack Your Talent“.
Divisi in 12 team, per tre giorni, i giovani hanno avuto la possibilità di confrontarsi con i mentor, docenti o rappresentanti delle aziende partner del progetto, su tre aree di intervento: Hack the City (per progetti dedicati alla città), Hack the Future (per idee proiettate nel futuro) e Hack the System.
La vittoria è andata al Team Oblivion formato da Isidoro Guastella, Samir Aouinette, Giuseppe Occhipinti, Nicolò Giacalone, Francesco Rosa, Adriana Leggio e Ginevra Longo (istituto Besta e liceo artistico) con il progetto Get Sight – Power the light.

La giuria ha premiato il coraggio dimostrato dai giovani che hanno incentrato la loro idea di progetto su un dispositivo dedicato al miglioramento della vita di chi soffre di disturbi legati alla vista. E’ stato ipotizzato un software che, dotato di un’intelligenza artificiale e di telecamere speciali, ed integrato all’interno di semplici occhiali, può calcolare autonomamente la distanza tra chi usa gli occhiali e tutto ciò che lo circonda, lanciando segnali acustici in caso di avvicinamento o pericolo.
Secondo classificato il Team Next_Gen con il progetto EcoAlgae. Il gruppo, formato da Gabriele Piccitto, Giuseppe Fratantonio, Stefano Carcione, Domenico Ezio Mancini, Christian Giunta, Silvia Carbonaro e Davide Caruso (liceo classico Umberto I, liceo scientifico Fermi e Itis Majorana), ha anche ricevuto la menzione speciale come miglior idea appartenente alla challenge Hack the System per la sostenibilità ambientale. Il progetto consiste nella produzione di alghe in zone ad alto rischio di desertificazione con tecnologie totalmente green.
Terzi classificati Vincenzo Cafiso, Giovanni Distefano, Federico Guastella, Davide Avola e Simone Campo del Team Mindset (Itis Majorana), con il progetto MindBody Assist: un modo tutto nuovo di immaginare l’utilizzo delle tute sensoriali e della realtà virtuale in grado di aiutare specialisti della medicina nel loro operato.
Un aiuto concreto per psicologi e fisioterapisti ma che, con sviluppi efficaci, non è difficile immaginare anche utilizzato in altri settori della medicina.

Oltre ai primi tre classificati, la giuria ha premiato altri progetti: Food Genius del Team Mercury formato da Bruno Canzonieri, Francesco Arezzo, Salvatore Longo, Matteo Cianchino, Lorenzo Lia e Andrea Vitale, ha ricevuto la menzione speciale popolare.
La loro idea è quella di creare una dispensa digitalizzata partendo dagli scontrini della spesa per avere tutto sempre sotto controllo e poter condividere informazioni con specialisti della nutrizione.
Al Team Abstract è andata la menzione speciale di Hack the Future, come il progetto che si è spinto più avanti.
Giuseppe Scribano, Isabella Grasso, Federico Ferraro, Giovanni Lissandrello, Giovanni Migliore, Diego Cannizzo e Lorenzo Trapani hanno presentato la loro idea nominata Projet Alice: un ambiente virtuale creato, pensato e gestito interamente dalla nostra mente sfruttando elettrodi esterni che raccolgono impulsi del nostro cervello.
La menzione speciale della challenge Hack the City è stata, invece, assegnata al Team White Wolves e la loro stravagante ma anche funzionale idea di Discoteca Sostenibile.
Il gruppo formato da Martina Nasello, Marco Guastella, Rildi Sojati e Vincenzo Giannone, ha immaginato la creazione di una discoteca con pavimenti smart in grado di trasformare l’energia cinetica di chi balla in energia elettrica.
(fotocopertina: il team Oblivion vincitore della seconda edizione di “Hack Your Talent”)
© Riproduzione riservata
