Pachino. Fermato il presunto assassino del tunisino, è un suo connazionale di 19 anni

Nonostante il muro di omertà, i Carabinieri del NORM di Siracusa, con i colleghi della Compagnia di Noto, sono riusciti a fare luce sull’omicidio del 30enne tunisino, Mansour Aithem, avvenuto due giorni fa a Pachino.

Grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza, installate lungo tutto il percorso dove sono avvenuti i fatti, i militari hanno ricostruito la scena del delitto ed hanno identificato alcuni uomini, tutti tunisini, sospettati di aver preso parte al violento scontro con uso di bottiglie di vetro, bastoni ,sedie e mastelli per la raccolta differenziata dei rifiuti.

I Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, con l’ausilio del Nucleo Investigativo specializzati nelle investigazioni scientifiche,militari, per tutta la giornata di ieri hanno ispezionato l’intera zona compresa tra via Trieste e via Palestro alla ricerca di telecamere, tracce di sangue, armi e ogni altro elemento utile a far luce su quanto accaduto.

Alla fine, il cerchio si è chiuso attorno ad un 19enne, che è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, in quanto sospettato di essere l’autore dell’omicidio.

Il cadavere di Mansour Aithem venne trovato in strada, la notte tra il 6 ed il 7 giugno, da alcuni passanti che diedero l’allarme.

(foto: il luogo dell’omicidio)

© Riproduzione riservata