
Sono stati 24 i progetti che hanno partecipato al concorso per l’adeguamento liturgico della Cattedrale di Acireale e, di questi, solo otto saranno presi in considerazione nella seconda fase, quando, cioè, si stabilirà il progetto vincitore e l’inizio dei lavori.
Lo ha deciso la commissione che si è riunita presso l’Archivio storico diocesano, alla presenza del vescovo, Mons. Antonino Raspanti.
“È importante agire con saggezza, avvalendosi delle competenze dei vari uffici coinvolti e di professionalità esperte nel settore, in quanto gli spazi sui quali si agirà hanno un alto valore storico, artistico e architettonico”.
Lo dichiara il direttore dell’ufficio diocesano per i beni culturali e l’edilizia di culto, don Angelo Milone. “La nostra Basilica Cattedrale” – aggiunge – “nel corso dei secoli è stata oggetto di numerosi interventi, che hanno modificato i poli liturgici precedenti ed il suo impianto architettonico e artistico”.
Fondamentale per comprendere le ragioni e i metodi dell’adeguamento della Cattedrale di Acireale, è la Nota pastorale della Commissione episcopale per la liturgia della CEI, “L’adeguamento delle chiese secondo la riforma liturgica del 1996”, nella quale viene delineato il profilo di quanti sono chiamati coralmente a condividere il cammino verso un opportuno ed efficiente aggiornamento.
Datata XV secolo, la Basilica Cattedrale di Acireale, nel corso degli anni ha subìto interventi migliorativi, per esprimere un’armoniosa testimonianza di fede, cultura e tradizione efficace alla “lettura” del tempo.
(foto: l’interno della Basilica Cattedrale di Acireale)
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