
Probabilmente quella del 2023 passerà alla storia come l’estate dei rincari, i cui effetti si sentiranno nei prossimi mesi. Ai prezzi alti riscontrati nei luoghi di vacanza, dal caro ombrellone al caro gelato, si aggiunge quello dei carburanti che ha, ormai, raggiunto costi impensabili e quasi proibitivi.
“Viaggiare in auto” – osserva Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – “sta diventando sempre più costoso e lo sa bene chi, in questi giorni, si è rimesso al volante per tornare a casa dalle vacanze. Parliamo di vacanze già di per sé care, nonostante un contesto generale che avrebbe dovuto indurre a ben altre politiche”.
L’ultimo aggiornamento sui prezzi di benzina e diesel fa registrare l’ennesimo aumento. “Dopo i rialzi stabiliti dagli operatori – dichiara Giacomelli –, le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa hanno fatto registrare un incremento”.
Secondo le ultime rilevazioni ed elaborazioni, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è 1,955 euro/litro e per il diesel è 1,858 euro/litro. Il prezzo medio per la benzina in modalità servito, invece, è di 2,092 euro/litro e per il diesel di 1,996 euro/litro.
“La situazione è diventata ormai insostenibile” – commenta Giacomelli – e lo diciamo perché gli aumenti non seguono una logica di mercato. I numeri dicono che è in atto una speculazione, molto preoccupante perché rischia di danneggiare due volte i consumatori”.
E’ chiaro, infatti, che l’aumento del carburante si ripercuote, poi, sui generi alimentari e su tutti quei prodotti che richuidono un trasporto merci.
“Come sempre accade” – chiosa Giacomelli – “a rimetterci alla fine è il consumatore”
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