
Mesi fa si suggeriva la sostituzione delle attuali circolari cittadine, con 5 dorsali in linea. Tre dorsali sud/nord: Mazzarona, Tisia/CENACO, Scala Greca e due dorsali est/ovest: Pizzuta e Belvedere
Percorsi di appena 5 km ciascuno, tangenti alle aree più densamente popolate della città con fermate di interscambio raggiungibili in un arco massimo di 500 metri di cammino.
Un sistema capace di abbattere da 8 a 5 le attuali linee urbane aumentando il numero di vetture a disposizione, riducendo i tempi di attesa a circa 20 minuti e migliorando anche la percezione visiva del servizio, dovendo i bus percorrere la stessa strada sia all’andata che al ritorno.
La prova tangibile che tale ipotesi fosse fondata la leggiamo nei tempi di percorrenza delle 3 dorsali che l’amministrazione ha deciso di sviluppare, sceso da 90 a 25 minuti.

Peccato che in questa rivoluzione rimanga il groviglio di 4 circolari che, non a caso, mantengono una frequenza dichiarata da SAIS di 40/50 minuti tra un passaggio ed un altro implicando un interscambio con la dorsale principale che in assenza di una corsia preferenziale BRT rischia di allungare i tempi di viaggio per coprire 5 km oltre i 60 minuti, ovvero il tempo che una persona impiegherebbe per coprire la stessa distanza a piedi.
Quella che oggi può essere letta come polemica, 6 mesi fà faceva parte di una proposta avanzata ufficialmente in sede di revisione del PUMS da 7 diverse forze politiche mai coinvolte a riguardo. E così nell’apprendere ancora una volta un progetto fondamentale come la revisione del servizio di trasporto pubblico solo a cose fatte, resta il rammarico per l’occasione persa e la mancata integrazione col servizio di trasporto ferroviario.
Un servizio quest’ultimo interamente a carico di Trenitalia (ovvero gratis per il Comune) capace di collegare in 12 minuti e 8 corse giornaliere Cassibile a Corso Gelone in qualunque condizione di traffico. Un mezzo il treno, ancora una volta ignorato sia nelle tratte che nelle fermate del nuovo piano e il cui utilizzo permetterebbe di recuperare altre vetture da destinare ad una o più circolari interne alle zone balneari, svincolate da via Elorina. (Carlo Gradenigo)
(foto: archivio siracusa2000)
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