Riceviamo e pubblichiamo. Caro voli, la Regione si confronti con aeroporti e compagnie

Sconti sui voli: errare è umano, ma perseverare è diabolico! È notizia di oggi la volontà del Governo regionale di riproporre un piano per nuovi sconti per i collegamenti aerei da Palermo e Catania con i principali scali del nord, impegnando a questo scopo ben 20 milioni di euro da stanziare in Finanziaria. 

Il piano coprirebbe i primi mesi del 2024, fino a Pasqua, mentre sarebbe ancora da decidere se applicarlo a tutti i siciliani o solo alle fasce deboli e agli studenti. In quest’ultimo caso, la misura è anche un ottimo incentivo ad andare a studiare fuori, salvo poi lamentarsi della fuga dei cervelli! 

Il Governo sembra non aver imparato nulla dalla lezione di fine 2023: dopo aver impegnato ben 33 milioni di euro tra fondi regionali e statali per calmierare i prezzi e assicurare uno sconto del 25% ai viaggiatori siciliani, la strategia dei nostri governanti si è scontrata con le logiche del libero mercato che hanno portato ad un incremento dei prezzi fino al 40% rispetto al 2022!

Insomma, lo sconto promesso si è tradotto in un bel regalo per le compagnie aeree: gli utenti non hanno risparmiato alcunché, solo le compagnie ne hanno tratto profitto. Ma il Governo non ha imparato nulla neppure dalla sentenza dell’Antitrust, che, al termine dell’istruttoria avviata nel 2022, ha concluso che sul caro voli non ci sono prove di collusione tra le compagnie aeree, che invece hanno operato correttamente nella formulazione delle tariffe dei voli da e per la Sicilia applicando le regole del revenue management, cioè del confronto tra domanda (altissima nei periodi pre-festivi) e offerta (praticamente costante nel tempo a parte limitati aggiustamenti). 

Programmare nuovi sconti non risolve nulla, se non avvantaggiare le compagnie che potranno aumentare le loro tariffe, ma senza alcun concreto vantaggio per i cittadini. Il sistema degli sconti è sbagliato, in quanto in ogni caso perdente nei confronti delle evidenze dell’economia e del libero mercato.

La Regione, in vista della stagione primaverile ed estiva deve invece agire sulla concorrenza, avviando un approfondito confronto con gli aeroporti e le compagnie ed utilizzando le risorse disponibili per incentivarli ad aumentare l’offerta e cioè il numero di voli resi disponibili alla clientela, anche sollecitando altre compagnie ad operare su una determinata tratta. Altrimenti assisteremo all’ennesimo spreco di risorse. (Fabrizio Micari – responsabile Infrastrutture e Trasporti di Italia Viva Sicilia)

(foto: archivio siracusa2000)

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