
La città di Acireale festeggia il compatrono San Sebastiano. In mattinata in Cattedrale, il solenne pontificale, presieduto dal vescovo e presidente della Conferenza dei Vescovi siciliani, mons. Antonino Raspanti, poi il giro penitenziale dell’antico e prezioso simulacro per le vie della città.
Sono stati i giovani e, più in generale, tutti i siciliani, i destinatari del messaggio di Mons. Raspanti, che ha ricordato il coraggio di San Sebastiano. “Noi siciliani” – ha detto – “non siamo dei vinti, non siamo sottomessi e non chiniamo il capo dinanzi all’omertà mafiosa”.

Poi il riferimento all’attualità con l’invito a prendere le distanze dalla violenza globale, “risultato di guerre, ma anche dalle violenze cittadine e domestiche, uomo contro donna, giovani contro giovani”. Mons. Antonino Raspanti ha esortato, invece, a seguire l’esempio di San Sebastiano e dei tanti santi martiri siciliani, piuttosto che “quelli di finti eroi corrotti, violentatori e affamati di soldi e gloria”.
Verità e coerenza, come ha voluto sottolineare in conclusione il vescovo “ispirano gli eroi della fede di un popolo laborioso che sa edificare il mondo attraverso concordia e fraternità”.
(foto: l’antico simulacro di San Sebastiano)
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