Sanità. Regione ed università dell’isola verso accordo per formazione ed assistenza

Partecipazione degli atenei alla programmazione sanitaria regionale, cambiamenti negli assetti organizzativi per le aziende ospedaliere universitarie, differente sistema di finanziamento. Sono queste alcune delle novità contenute nel nuovo protocollo di intesa tra Regione Siciliana e università di Catania, Messina e Palermo per l’attività assistenziale e quella formativa che è stato approvato dalla Giunta e che verrà firmato successivamente.

“Questo schema” – spiega il presidente Schifani – “è frutto del dialogo costante portato avanti dal governo con tutti i soggetti che fanno parte del sistema sanità in Sicilia”.

«Il nuovo protocollo” – aggiunge l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo – deriva da un percorso di aggiornamento del precedente che ci è stato chiesto dalle università e rappresenta la base per un rilancio delle azioni di formazione dei medici, presenti e futuri, e di tutto il personale sanitario”.

L’intesa individua, tra l’altro, le strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate nelle quali svolgere le attività cliniche e di formazione, necessarie per garantire le funzioni delle aziende ospedaliere universitarie come sede di corsi di laurea e specializzazione. 

Previsto un nuovo assetto organizzativo, a partire dall’introduzione dei “DAI”- Dipartimenti ad Attività Integrata, come modello esclusivo di gestione dell’azienda ospedaliera universitaria e che potranno anche avere carattere interaziendale.

I DAI potranno essere organizzati per aree funzionali; per gruppo di patologie, organi o apparati, intensità di cura; per particolari finalità assistenziali, didattico-funzionali e di ricerca. 

Per l’individuazione delle strutture assistenziali complesse (che rappresentano le articolazioni dei dipartimenti) l’amministrazione terrà conto di parametri come il numero di docenti, studenti, assistenti e della disponibilità di laboratori. Semplificata anche in questo caso la nomina dei responsabili. 

Infine, la formazione specializzandi e del personale sanitario sarà definito sulla base delle esigenze rilevate dalla Regione.

(foto: archivio siracusa2000)

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