E’ stato rintracciato ed arrestato, questa mattina, sulla strada che da Giarre conduce a Linguaglossa, l’autore della sparatoria di ieri sera, in una caffetteria di Trepunti, a Giarre. Si tratta di un 50enne, già agli arresti domiciliari, che, poco prima, aveva avuto un battibecco con il titolare del locale ed era andato via, minacciando di tornare.

Così, infatti, è stato: poco dopo, l ’uomo si è ripresentato nel locale dove, nel frattempo, erano arrivati anche i Carabinieri, e, pistola alla mano, ha esploso almeno 10 colpi, ferendo un brigadiere dell’Arma, dandosi, poi, alla fuga, a bordo di un’auto.
Il militare è stato subito soccorso e trasportato all’ospedale di Giarre. Le sue condizioni, per fortuna, non sono gravi.
Sul grave episodio è intervenuto il vescovo di Acireale, Mons. Antonino Raspanti, che, nell’esprimere il proprio sgomento e la vicinanza alle vittime coinvolte, in particolare al brigadiere rimasto ferito, invita “a pregare per la fine della violenza nelle nostre città”.
Ferma condanna anche da parte del presidente del Consiglio comunale di Giarre, Giovanni Barbagallo. “Aprire il fuoco in un luogo pubblico frequentato da moltissime persone” – commenta – “è un fatto di un’inaudita gravità. Si è sfiorata la tragedia e mi auguro che gli autori vengano puniti con la massima severità”.
Barbagallo ha voluto esprimere “profonda riconoscenza all’Arma dei Carabinieri, che per noi tutti” – sottolinea – “rappresenta un punto fermo e imprescindibile, un’istituzione solida e fondamentale che garantisce quotidianamente la nostra sicurezza”.
(foto: fermoimmagine da TG Sicilia)
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