Siracusa. Ottava di Santa Lucia 2024, fede, devozione e processione … nonostante le buche!

8 ore e 45 minuti. Tanto è durato il bagno di folla per Santa Lucia, con migliaia di fedeli in processione, dietro al fercolo con le spoglie mortali e il simulacro, dalla chiesa della Borgata fino alla Cattedrale, dove si è arrivati a ridosso della mezzanotte.

Una partecipazione popolare che ha superato ogni previsione e che ha visto un impiego assolutamente straordinario di forze dell’ordine e associazioni di Protezione civile, a garanzia della sicurezza lungo tutto il percorso della processione, secondo il protocollo previsto per i grandi eventi.

L’uscita del fercolo e del simulacro argenteo alle 15, con direzione via Testaferrata per la sosta di preghiera con gli ammalati e col personale sanitario dell’ospedale “Umberto I”.

Quest’anno non c’è stata, infatti, la visita, con la sosta, all’interno del Santuario per il tradizionale incontro tra Lucia e Maria, “due donne che parlano con gli occhi”, come ha avuto modo di dire e scrivere l’arcivescovo emerito, mons. Giuseppe Costanzo.

Occhi lucidi di commozione tra i Vigili del Fuoco che, da metà di corso Gelone fino alla metà di corso Umberto, si sonon sostituiti ai 48 berretti verdi per quello che, per loro, rappresenta un ringraziamento ed un atto di devozione a Santa Lucia.

Una devozione che risale al 1990, a quel terremoto che la notte di Santa Lucia, colpì Siracusa e la zona nord della provincia, con Carlentini che pagò, purtroppo, il prezzo più alto in termini di vittime. Un terremoto che vide in prima linea proprio i Vigili del Fuoco de Comando provinciale i quali, da quel giorno, hanno voluto legare il loro nome a quello di Santa Lucia.

A scandire il ritmo e l’andatura della processione, come sempre, è stato il campanellaio, quest’anno Gaetano Frasca, ma nel caso di ieri sera, le condizioni tortuose del manto stradale su corso Umberto, hanno, oggettivamente, giocato un ruolo significativo nella lentezza e nei ritardi della processione.

Eppure, proprio in corso Umberto, in previsione del passaggio della processione, per una settimana si è lavorato per sistemare le basole ma, evidentemente, qualcosa non ha funzionato.

Corso Umberto (lo hanno notato tutti!) è stato, infatti, una vera e propria gimkana per il fercolo, costretto a procedere con massima prudenza e, soprattutto, a zig-zagare, spostandosi ripetutamente da destra a sinistra per evitare le buche e gli avvallamenti del pavimento stradale, che hanno rischiato, seriamente, di mettere a repentaglio l’integrità del corpo di Santa Lucia.

Paradossalmente, cioè, il corpo di Santa Lucia ha dovuto passare nella corsia non manutenzionata di corso Umberto, piuttosto che in quella che era stata sistemata per l’occasione e che doveva rappresentare un percorso più sicuro. Roba da farci le barzellette!!

A questo punto, una piccola riflessione ci sembra d’obbligo perché, se si è lavorato, spendendo pubblico denaro creando, oltretutto disagi alla circolazione veicolare, per eliminare le criticità del manto stradale e, le criticità (leggasi buche ed avvallamenti) sono, invece, rimaste, evidentemente quell’intervento di manutenzione è stato del tutto inutile e, probabilmente, è stato commesso qualche errore di valutazione.

Errore che, ovviamente, non è da ascrivere agli operai che hanno lavorato con impegno e continuità, bensì a chi ha progettato e coordinato i “rattoppi”!

Tornando alla festa, spettacolare come sempre lo spettacolo pirotecnico ai ponti. Contrariamente al passato, grazie alla presenza delle sacre spoglie mortali di Santa Lucia, bisogna, inoltre, prendere atto che la processione non si è dissolta al termine dei “fuochi”, come è sempre avvenuto, ma ha a seguito Santa Lucia fino in piazza Duomo.  

All’entrata, infatti, la Cattedrale era stracolma di fedeli che, come mai in passato, hanno atteso e pregato fino all’ultimo. Anche questa è una testimonianza del legame tra Siracusa e Santa Lucia.

Le sacre spoglie rimarranno in Cattedrale fino all’alba del prossimo 26 dicembre quando, alle 9, intraprenderanno la strada per Carlentini, seconda tappa di questa visita straordinaria in Sicilia.

Intanto in Cattedrale proseguono le celebrazioni e questa sera a presiedere è stato il cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi. La celebrazione è stata animata dalla Schola Cantorum del Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa diretta dal maestro Giulio Mirto, all’organo il maestro Stefano Linares.

Anche la Nicchia che custodisce il simulacro argenteo, resterà apertà in via straordinaria fino alla partenza del corpo di Santa Lucia.

(foto: la processione in corso Matteotti)

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