
A distanza di 15 giorni dall’attivazione della linea di Trasporto pubblico urbano in via Tisia, gli autobus viaggiano … vuoti! La considerazione è di Carlo Grandenigo, presidente di Lealtà e Condivisione, che ne spiega anche le ragioni
Chi lavora al Cenaco” – scrive – “non può lasciare l’auto nei parcheggi perché la mattina non c’è il bus e il pomeriggio la prima corsa è alle 16, quando il lavoratore dovrebbe già essere sul posto di lavoro. Il percorso copre solamente i 700 metri che separano i due parcheggi Sgarlata e Von Platen al costo di euro 1.20/ euro 1.50 a singola corsa, senza alcuna validità temporale del biglietto (60 o 90 minuti)”. Lasciare l’auto al parcheggio Sgarlata e prendere il bus costa, quindi, 3 euro, “ovvero 3 volte il costo del parcheggio di un’ora nelle strisce blu di via Tisia”.
Inoltre, nel caso ci si volesse spostare in autobus da via Tisia a qualche altra zona della città, bisognerebbe fermarsi in via Von Platen, attendere un altro autobus e pagare un altro biglietto per arrivare in piazza Euripide. “Praticamente” – sostiene Gradenigo – “un utente medio può arrivare a spendere 6 euro per un viaggio di andata e ritorno da via Tisia alla Borgata impiegando fino ad un’ora per fare 1.500 metri”.
L’alternativa, secondo il presidente di Lealtà e Condivisione ci sarebbe: la linea diretta, attiva tutto il giorno. “Con un solo bus si potrebbe andare dalla Borgata alla fiera del mercoledì, da Bosco Minniti al mercatino di Piazza Santa Lucia la domenica, si potrebbe usare il servizio come navetta per fare shopping avendo 90 minuti a disposizione per fare i propri acquisti o lasciare l’auto direttamente a casa potendosi spostare da un quartiere all’altro su quella dorsale akradina che ancora oggi” – chiosa Gradenigo – “rimane inspiegabilmente sogno a metà”.
(foto: la fermata dell’autobus in via Tisia)
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