
C’era una volta la “patente a punti” introdotta, nel novembre 2024, per migliorare i livelli di sicurezza nei cantieri edili. C’era una volta, anzi c’è ancora, ma a quanto pare ha sortito ben pochi benefici rispetto alle aspettative.
Per Salvo Carnevale, segretario della Fillea Cgil Sicilia, “il nuovo sistema non ha prodotto alcun miglioramento in termini di sicurezza e legalità nei cantieri”. “Era ovvio, l’avevamo detto e ribadito” – scrive – “che si trattava di un sistema totalmente inappropriato, anzi inutile. E così è stato. Non serve la burocrazia, la compravendita di punti attraverso pezzi di carta. Quello che serve è ben altro”.
Oltretutto, come si evince dai dati raccolti, non sono diminuiti nemmeno gli incidenti sul lavoro e “questo” – rileva Carnevale – “indica che il sistema delle patenti a punti non ha incentivato adeguatamente le imprese a migliorare le condizioni di sicurezza”.
La strada da seguire, per la Fillea Cgil è quella dell’istituzione di una Procura nazionale “che si occupi esclusivamente dei reati legati alla sicurezza e alla salute nei luoghi di lavoro; un diverso sistema di qualificazione delle imprese; un impianto sanzionatorio realmente configurato sulla reale condotta delle imprese in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro; un’adeguata struttura di controlli che non si limiti a guardare le carte ma vada nei cantieri; un’architettura informatica di rete e una condivisione di tutti i soggetti che si aggiunga ai controlli sul territorio”.
(foto: S. Carnevale)
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