Riceviamo e pubblichiamo. Giardino al Castello Maniace, passato il G7 … il cimitero!

Nove mesi dopo il G7 Agricoltura e Pesca, e relativo Expo (21-29/09/2024), continuiamo a chiederci quali risultati abbia prodotto. Abbiamo ancora la percezione che sia stato solo una passerella dei governi nazionale, regionale e comunale, finanziato con soldi pubblici. Un’operazione di facciata, utile come la carrozzeria di un’auto senza motore. A fronte delle numerose restrizioni alla viabilità e alla raccolta dei rifiuti che l’evento ha comportato, i siracusani alla fine non hanno avuto neanche il vantaggio di ritrovarsi con qualche vaso da fiore o qualche pianta in più. Cose di cui Siracusa, peraltro, con le sue asfittiche e calde colate di asfalto e cemento, ha estremamente bisogno.

Per l’occasione, piante e vasi furono collocati in molte parti della città, soprattutto a Ortigia, per accogliere i ministri e gli espositori in un contesto di maggior decoro. Adesso non c’è più niente. Piazza Duomo fu arredata con alberi secolari e aiuole in pietra a secco, poi smontarono tutto. Ancora più insopportabile la scelta politica di impiantare un giardino mediterraneo al castello Maniace, senza prevedere la copertura finanziaria per curarlo. E difatti oggi è tutto secco. Per farlo impiantare scomodarono il personale della ex forestale, distraendolo dalle mansioni ordinarie di gestione delle riserve naturali e dei demani forestali. Nelle intenzioni il giardino doveva “valorizzare lo spazio pianeggiante antistante al castello Maniace, originariamente fossato di separazione tra la fortezza e l’isola di Ortigia”. Nei fatti è tutto abbandonato, e le piante sono morte. Il giardino di arbusti mediterranei (timo, palma nana, mirto, alloro, lentisco, fillirea, melograno, salvia, maggiorana, alaterno, rosmarino, ecc.) si presenta come una landa desolata, con piante selvatiche secche e talmente alte che rendono il sentiero impraticabile, e le panchine di legno inutilizzabili.

L’accesso al giardino poi è stato sempre chiuso, a dimostrazione che non hanno mai avuto intenzione di andare oltre le parole. Accanto a ognuna delle tabelle che indicavano la specie coltivata c’è solo vegetazione spontanea. Il giardino doveva essere normalmente “fruibile attraverso un percorso didattico destinato a gruppi organizzati e a scolaresche”. Con le risorse che gli hanno destinato è diventato solo il “cimitero degli arbusti mediterranei del G7”. Di questi risultati miserrimi e paradossali ringraziamo tutti i politici che hanno sfilato in quella settimana e che hanno impresso nei siracusani solo il ricordo delle tante degustazioni di massa gratuite e delle lunghe file per parteciparvi. (Fabio Morreale – presidente Natura Sicula)

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