Terme di Acireale. Cisal Catania chiede chiarezza sulla tempistica e tutela dell’occupazione

Sul rilancio delle Terme di Acireale che il governo Schifani, così come quelle di Sciacca, vuole rilanciare, interviene la Cisal Catania che accoglie con favore l’impegno economico della Regione, ma esprime perplessità circa trasparenza ed occupazione.

”In particolare” – scrive il responsabile provinciale Giovanni Lo Schiavo – “la continua proroga dei termini e l’assenza di un cronoprogramma vincolante sollevano dubbi sulla reale tempistica del progetto, fattori strettamente connessi a salvaguardia dei livelli occupazionali chiedono chiarezza e coinvolgimento attivo”.

Il rilancio delle Terme di Acireale rappresenta, certamente, un’occasione storica che non bisogna sciupare, ma che richiede una strategia condivisa, trasparente e capace di tutelare sia il patrimonio termale sia il lavoro.

Il termine per la presentazione delle proposte di partenariato pubblico-privato è stato prorogato al 30 settembre, in modo da consentire una più accurata elaborazione delle proposte progettuali ma bisogna fare attenzione a non restare ingabbiati nelle lungaggini procedurali.

”Il tempo” – sostiene Lo Schiavo – “non può diventare un alibi, servono azioni concrete, tempi certi e ascolto del territorio. Solo così” – conclude il responsabile provinciale della Cisal Catania – “le Terme potranno tornare a splendere come simbolo di salute, storia e sviluppo socio – economico del comprensorio pedemontano di Acireale”.

(foto: immagini da FB. Riquadro, G. Lo Schiavo)

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