Doveva essere un incontro informativo e propositivo e così è stato. Ci riferiamo all’assemblea sindacale con i dipendenti part time dell’ex Provincia e dei Comuni, promossa dalla segreteria provinciale del Csa Cisal, dalla segreteria regionale e dal Dipartimento politiche attive del lavoro e del precariato P.A.
L’incontro, che si è tenuto nella Sala degli Stemmi del Palazzo del Governo, sede istituzionale dell’ex Provincia regionale di Siracusa, oggi Libero Consorzio, ha registrato una massiccia partecipazione di lavoratori, anche in considerazione dell’importanza degli argomenti trattati: l’incremento del monte ore lavorative e, soprattutto, la situazione contributiva ai fini pensionistici.

Si tratta, infatti, di una categoria di pubblici dipendenti, circa 30 mila in tutta la regione, che lavorano negli uffici degli Enti Locali da quasi trent’anni ma che, allo stato attuale, non espletando il tempo pieno, rischiano di percepire una pensione, addirittura, inferiore a quella sociale.
Un rischio che il Csa Cisal vuole assolutamente scongiurare, e che richiede una presa di posizione chiara e netta da parte della politica.
Ciò su cui si punta è il riconoscimento degli anni di servizio prestati da questa corposa fetta di ex precari storici, nei progetti dei Lavori socialmente utili. Un periodo complessivo di circa cinque anni che, se riconosciuto a livello contributivo, permetterebbe ai dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni siciliane di raggiungere un assegno pensionistico più dignitoso.
Ed è in questa direzione, come hanno spiegato i vertici regionali della sigla sindacale, Gianluca Cannella e Giuseppe Cardenia presenti, ieri a Siracusa, che ci si sta muovendo. Del problema, fanno sapere dal Csa Cisal, saranno investite tutte le Istituzioni competenti, sia a livello regionale che nazionale, in modo da avviare un confronto costruttivo per affrontare, in maniera condivisa, la problematica.
Dall’assemblea del Palazzo del Governo è anche emerso che, proprio sul riconoscimento ai fini pensionistici degli anni di servizio negli Lsu, risultano depositati due disegni di legge, uno al Parlamento nazionale, da parte della maggioranza ed un altro all’Assemblea Regionale Siciliana, su iniziativa delle forze di opposizione.
All’assemblea hanno partecipato anche il presidente dell’ex Provincia, Giansiracusa, il vicepresidente Giarratana, ed alcuni rappresentanti dell’organo esecutivo dell’Ente.
(foto: l’incontro nella Sala degli Stemmi del Palazzo del Governo)
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