
Ci vorrà ancora qualche giorno prima di dichiarare spento il rogo allo stabilimento Ecomac di Augusta che, da sabato mattina, sta impegnando H24 uomini e mezzi dei Vigili del fuoco del Comando provinciale di Siracusa e delle province di Catania e Ragusa, e volontari delle associazioni di Protezione civile.
Massima attenzione sull’evolversi della situazione da parte della Prefettura, per assicurare il monitoraggio delle eventuali ripercussioni sull’ambiente delle zone interessate.
Questa mattina, il Prefetto Signer ha richiesto al manager dell’Asp 8 ed al Comandante provinciale dei Carabinieri di Siracusa di disporre che i competenti Uffici e Comandi, compreso il N.O.E. dei Carabinieri, intervengano per effettuare prelievi mirati di campioni di terreno e materiale vegetale per verificare la presenza di sostanze inquinanti. Alle operazioni prenderà parte anche l’ARPA, per gli aspetti di propria competenza.
Giovedì 10 luglio, sempre su iniziativa del Prefetto Signer, in Prefettura si terrà un incontro per fare il punto della situazione. Al tavolo siederanno ARPA, Asp 8, Comando dei Vigili del Fuoco, Dipartimento Regionale della Protezione civile, ex Provincia e Comuni interessati dalla nube di fumo.
Sui controlli disposti dal Prefetto di Siracusa sulla eventuale presenza di diossina nelle coltivazioni, si trova pienamente d’accordo l’on. Riccardo Gennuso. “Apprezzo la decisione del Prefetto” – scrive in una nota – “perché servono risposte chiare ai cittadini sulla sicurezza dei prodotti e interventi immediati per gli agricoltori se i raccolti fossero contaminati”.
Per il parlamentare regionale bisogna, però, pensare anche a misure di ristoro, nel caso in cui venisse confermata la tossicità dei prodotti agricoli. “Gli agricoltori” – sostiene Gennuso – “non possono pagare il conto da soli. La loro attività è vitale per il territorio”.
(foto: lo stabilimento Ecomac)
© Riproduzione riservata
