
La Camera del Lavoro di Lentini esprime amarezza, dispiacere e rammarico per l’incendio che si è sviluppato nella cooperativa “Beppe Montana” in contrada Cuccumella, la cui origine purtroppo, potrebbe essere dolosa. Una ipotesi che “se confermata dagli accertamenti in corso” – scrive Paolo Censabella – “impone a tutti noi, nessuno escluso, una mobilitazione straordinaria dei cittadini, delle parti sociali e forze politiche, delle Istituzioni democratiche a tutti i livelli per contrastare ogni tentativo di ritorno indietro nella lotta alla criminalità organizzata e mafiosa e di inquinamento e avvelenamento della nostra economia”.
Solidarietà e vicinanza da parte di Alessandro Vinci, a nome personale e del Consiglio comunale di Lentini che presiede. “Un gesto vile e inquietante che, se confermata la natura dolosa” – commenta – “rappresenta un attacco non solo al lavoro onesto e coraggioso di chi opera quotidianamente per restituire dignità a questi luoghi, ma anche all’intera comunità che crede nella legalità, nella giustizia e nel riscatto sociale”.
Si tratta del quarto episodio in pochi mesi, come ricordano Antonio Nicita, vicepresidente del Gruppo PD in Senato e la senatrice Enza Rando, responsabile legalità e lotta alle mafie del Partito Democratico.
“Siamo tutti in attesa che venga fatta piena luce sull’accaduto perché la Cooperativa opera all’interno di beni confiscati alla mafia e quindi è un simbolo di Libertà e bellezza in un territorio gravemente messo in ginocchio dal malaffare”. Così commenta l’accaduto, il gruppo “Libertas Antimafia Lentini-Carlentini-Francofonte”.
L’incendio ha distrutto circa 20 ettari di grano duro biologico.
(foto: dalla pagina FB Libera contro le mafie)
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