
Nonostante la Sicilia non stia vivendo un’estate drammatica, sotto l’aspetto dell’erogazione idrica, la siccità continua a rappresentare una emergenza in molti comuni della provincia di Catania.
La causa principale, come sostengono Federenergia e Cisal Catania, non è tanto la mancanza d’acqua, quanto, invece, un sistema infrastrutturale obsoleto e una gestione frammentata, con il nuovo gestore Servizi Idrici Etnei (SIE) non ancora pienamente operativo e i gestori transitori, come Acoset e Sidra, costretti a operare con risorse ridotte e margini d’azione limitati.
“La sicurezza idrica nel comprensorio etneo” – sottolinea Giovanni Lo Schiavo di Cisal Catania – “paga lo scotto di decenni di bassi investimenti, dispersioni record e depurazione insufficiente, criticità che hanno persino portato a procedure di infrazione. È una situazione” – dice – “che incide pesantemente sulla vita dei cittadini, sull’agricoltura e sull’industria locale”.
Per Federenergia e Cisal Catania, serve con urgenza ilPiano Industriale, “condizione indispensabile per avviare gli investimenti necessari alla modernizzazione della rete e degli impianti di depurazione. Importante, infine, anche una capillare campagna di sensibilizzazione sul consumo intelligente della risorsa idrica.
(foto: archivio siracusa2000)
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