
Si è spento stasera, all’età di 89 anni, Pippo Baudo. Originario di Militello in Val di Catania, all’anagrafe Giuseppe Raimondo Vittorio, laureato in Giurisprudenza e con una vocazione viscerale per lo spettacolo, “SuperPippo con la sua simpatia, la sua professionalità ed il suo genio creativo ha scritto la storia della televisione italiana: da Settevoci, a Canzonissima, a Domenica In, al Festival di Sanremo, che lo ha visto al timone per 13 edizioni.
Loretta Goggi, Heather Parisi, Lorella Cuccarini sono solo alcune delle sue “invenzioni”. Le condizioni di salute non più ottimali di Pippo Baudo erano note, ormai, da tempo, questa sera, al Campus Biomedico, a Roma, il suo cuore ha smesso di battere.
Il pubblico siciliano è stato, sempre, particolarmente legato al “Pippo Nazionale”, che, da parte sua, ha sempre mantenuto forte e indissolubile il legame con la terra di origine. Non a caso, nel 1979 fu sua l’”invenzione” di Antenna Sicilia, la tv dell’editore del quotidiano catanese “La Sicilia”, Mario Ciancio Sanfilippo, che rivoluzionò l’emittenza televisiva siciliana.
Fu Antenna Sicilia, il 18 gennaio 1986, a trasmettere in diretta il matrimonio di Pippo Baudo con Katia Ricciarelli, celebrato al Municipio di Militello in Val di Catania.
Tantissimi i messaggi di cordoglio dal mondo dello spettacolo, dalle istituzioni, dalla politica. “Con la sua voce, il suo carisma e la sua inesauribile passione ha accompagnato intere generazioni, portando sempre con sé l’orgoglio delle sue radici siciliane”. Così si legge sulla pagina Facebook della Regione Siciliana.
“La scomparsa di Pippo Baudo” – commenta il presidente Renato Schifani – “segna la fine di un’epoca della televisione italiana. La Sicilia perde un suo figlio illustre, che non ha mai dimenticato le sue radici e ha portato con orgoglio il nome della nostra isola in tutta Italia”.
“Il suo volto e la sua voce” – scrive il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni – “hanno accompagnato intere generazioni, regalando emozioni, sorrisi e momenti indimenticabili. Grazie di tutto”.
E alla politica, quella siciliana ed a quella nazionale, lanciamo una proposta: Pippo Baudo, orgoglio siciliano, ha rappresentato un monumento della televisione italiana, è stato un personaggio amato da generazioni di italiani, un personaggio che, senza ombra di dubbio, ha unito il Paese, al di là di ogni fede calcistica, religiosa e politica. Perché non intitolate a Pippo Baudo il Ponte sulla Stretto di Messina?
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