Riceviamo e pubblichiamo. L’estate finisce, il turismo no: la “continuità stagionale” premia

Quello che per tradizione è il “picco stagionale estivo” è arrivato al capolinea. Settembre ha preso il posto di agosto, e poi arriveranno ottobre e i mesi a seguire. Ma le presenze e le prenotazioni ci dicono una cosa chiara: il movimento turistico non va in letargo, si limita a cambiare pelle.

Un concetto superato: addio “destagionalizzazione”

È tempo di abbandonare vecchi concetti come la “destagionalizzazione”, termine che, con tutto il rispetto per il Ministro Santanché, che lo ha usato anche per la Sicilia, non è più al passo coi tempi. Non si tratta di spostare i flussi, magari usando il concetto di moda dell’over tourism, ma di valorizzare ogni stagione per le sue caratteristiche uniche.

Per questo, la nostra associazione Forum Operatori Turistici, promuove da tempo il concetto di “continuità stagionale”: un approccio strategico che riconosce che il valore di una destinazione non si esaurisce con l’alta stagione. Se agosto rimane un riferimento in termini di affluenza pur con notevoli segnali di cambiamento, gli altri mesi mostrano un interesse crescente. Un segnale che dovrebbe catturare l’attenzione di chi ha la responsabilità di guidare lo sviluppo turistico, a tutti i livelli.

Secondo noi, la stagione è andata bene

Per dare un giudizio sulla stagione estiva, preferiamo affidarci ai dati. Il nostro approccio è da sempre basato sui dati concreti, perché solo così si può comprendere il contesto e non fermarsi a un’idea o a una percezione personale. Aspettiamo i numeri definitivi dall’osservatorio del GAL diretto dal prof. Platania per un’analisi più approfondita, che condivideremo in un convegno che speriamo di organizzare prossimamente a Scicli.

A “sensazione”, però, la stagione è andata bene. Tra le strutture dei nostri associati, la presenza di turisti (cioè colore che pernottano: chi viene, fa una passeggiata e manco consuma un caffè, è un “visitatore”) è stata costante e anche in crescita. Dalle case vacanza, cioè chi ha cercato magari una settimana intera, ai b&b che magari offrono la notte singola, l’occupazione è stata positiva in ogni fascia di prezzo. Un segnale che la domanda c’è, ed è importante.

L’impegno del Forum: un turismo che cresce nel tempo

La nostra associazione si è impegnata concretamente per preparare questa stagione. Abbiamo attivato una rete di partnership con ristoranti, bar e negozi per offrire sconti ai nostri clienti, creando un vero e proprio network che si prende cura dell’ospite. Un sistema che ha  parzialmente mitigato l’aumento dei prezzi ma, soprattutto, che ha creato e rafforzato l’idea di una collaborazione tra operatori per la crescita della comunità.

Questo sistema sarà al centro di una prossima riunione, per analizzare successi e fallimenti e per fare sempre meglio. Comunque, confrontandoci con gli operatori locali, abbiamo avuto la conferma che l’andamento è stato positivo, con alcune pizzerie che valutano addirittura nuove location più ampie per l’aumento della domanda. Una cosa che fa piacere.

Questi risultati non sono un caso. Le ricerche sulle OTA (Booking e ecc) già a marzo mostravano un +5,8% di interesse per la nostra destinazione, che si conferma particolarmente “family friendly”. Un dato che ribadisce l’importanza di non alimentare allarmismi inutili, polemici e politici sul territorio, che rischiano di danneggiare la reputazione della destinazione.

La nostra analisi, basata su dati consolidati dal 2019 al 2023, mostra che Scicli ha avuto un +51% di domanda turistica, la più alta della provincia, con un ulteriore +31% indicato per il 2024. Per questo settembre e ottobre 2025 abbiamo già diverse prenotazioni e persino per la stagione 2026 la richiesta di prenotazione è già partita.

Chi ha “le chiavi della stanza dei bottoni” faccia la sua parte

Nel nostro piccolo, cerchiamo di promuovere un approccio collaborativo, perché il turismo è un motore di crescita economica e sociale. Purtroppo, non sempre vediamo la stessa sensibilità da parte delle amministrazioni locali. Avere funzioni ed approcci che poco hanno a che fare con il turismo come agente economico per lo sviluppo, è un ostacolo.

La vicenda di Andrea Camilleri, esempio emblematico di un potenziale dimenticato, è la prova di una visione che ancora manca. Abbiamo sollevato la questione e qualcuno si è svegliato, proponendo qualcosa. Ma a pochi giorni dalla data prevista, il 6 Settembre, non si hanno più notizie. E non si può fare comunicazione turistica dall’oggi al domani.

Certo, ci sono state delle iniziative, come le letture in piazza organizzate dall’oggi al domani, seduti tutti attorno, con una sediolina: che però ci sembrano più un’occasione di visibilità personale che un’azione strategica per promuovere il territorio attraverso l’attrattiva per i turisti. 

Noi continueremo a fare la nostra parte, guardando ai dati e all’impegno di chi vuole far crescere il territorio, nella speranza che il potenziale delle città e della sua gente venga riconosciuto e valorizzato in modo concreto e non solo a chiacchiere. (Dott. Maurizio La Micela – Presidente Ass. “Forum Operatori Turistici”)

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