
Quello del degrado e della fatiscenza strutturale del cimitero comunale di Siracusa è un problema che ci trasciniamo da decenni, del resto, basta andare a cercare negli archivi dei giornali locali per averne prova.
Probabilmente, però, negli ultimi anni, il livello di degrado è vertiginosamente salito, anche perché, ad onor del vero, non si erano mai viste scale pericolanti o tombe totalmente seppellite dalle erbacce, come mostrano le foto ed i video diffusi sui social e che hanno sollevato l’indignazione generale.
Un luogo sacro, che dovrebbe meritare attenzione e rispetto, che, invece, “è ormai caratterizzato da incuria, incuria, comprese le sezioni A e B, sporcizia e abbandono totale”, come scrive Francesco Candelari in una nota diretta agli uffici competenti.
“Non sono più tollerabili la superficialità, né la mancanza di trasparenza” – si legge nella denuncia dell’ex vicepresidente dell’ex Circoscrizione Santa Lucia – “ si richiedono provvedimenti urgenti, interventi ordinari e straordinari, e una rigenerazione che restituisca dignità e sacralità a un luogo dove riposano i nostri cari”.
Pulizia immediata, dunque, interventi di manutenzione continua e messa in sicurezza per ricostruire l’immagine di un cimitero, fin troppo mortificata negli ultimi anni.
Candelari va, però, oltre la denuncia e propone, per esempio, il censimento e la pubblicazione delle tombe e cappelle in stato di abbandono o con concessioni scadute, “seguendo una logica di trasparenza e possibile vendita, come già richiesto in passato”.
Sarebbe, inoltre, necessario, un “chiarimento pubblico e trasparente su come sono stati destinati i fondi ricevuti dalle concessioni, nell’interesse dei cittadini e della memoria collettiva”.
Per Francesco Candelari, insomma, il cimitero comunale “non può continuare a costituire un simbolo negativo dell’incuria amministrativa”.
“Va trasformato” – scrive – “in luogo di decoro, rispetto e memoria. Il vostro ruolo istituzionale” – manda a dire ai destinatari della denuncia – “vi impone di agire subito, con la serietà che i cittadini meritano”.
(foto: la fatiscenza strutturale di una scala in uno dei lotti)
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