
Triplice fischio finale: Crotone 2- Siracusa 0. Una sconfitta che non digerisco perché è più demerito nostro che merito dei nostri avversari che non ci hanno rubato nulla……ma per quello che si è visto in campo, anche un nostro pareggio non sarebbe stato un furto.
Una partita dagli scarsi contenuti tecnici e, nonostante tutto, per buona parte della gara non abbiamo demeritatosi e, sinceramente, pensavo che un pareggio potesse essere alla nostra portata. Incassiamo, dunque, questa quinta sconfitta consecutiva, quinto ko che ci confina, fino a questo momento, all’ultimo posto in classifica con zero punti ; tantissima amarezza e scoramento in seno alla tifoseria.
Un inizio di campionato scioccante, qualcuno direbbe, da incubo. Non abbiamo concretizzato, per l’ennesima volta, quelle azioni che abbiamo creato in area avversaria, abbiamo beccato il primo goal sullo sviluppo di un calcio d’angolo, il secondo per il solito vizietto che da tempo si manifesta in difesa e il Crotone ci ha castigato.
Una sconfitta che si poteva evitare, tenuto conto di quello che si è visto in campo. Le uniche note positive, a mio avviso, sono state l’arbitraggio e il nostro portierone Farroni.
Il calcio di rigore era inesistente, ma dobbiamo ringraziare il video Support che ce lo ha confermato. Io, nonostante i risultati negativi, continuo a ripetere che non bisogna demoralizzarsi, perché proprio nei momenti di difficoltà e delle sconfitte, si traggono gli opportuni insegnamenti per correggere gli errori, ricominciare d’accapo e intraprendere il giusto percorso.
La squadra deve crescere dentro le difficoltà; si impara a nuotare solo tenendo la testa sotto. Questi sono i momenti in cui le difficoltà vanno affrontate insieme: squadra- tifosi e società; è vero c’è, paura, perché siamo, a tutt’ oggi, un cantiere aperto. L’anno scorso è stato l’anno della svolta, quest’anno, invece, l’anno dello smarrimento, perché l’inizio di campionato non si sta presentando favorevolmente, tutt’altro.
Siamo alla quinta giornata e non si è, ancora, riusciti a trovare il giusto equilibrio e il giusto assestamento per approcciarsi, come si deve, al campionato di serie C.
E’ inutile e ripetitivo chiederci il perché di questo inizio di campionato disastroso e allarmante; le motivazioni le conosciamo tutti e ci interessano fino ad un certo punto. A noi tifosi deve interessare solo che il nostro Siracusa lasci, al più presto, l’ultimo posto in classifica.
Il Campionato non è finito, non siamo retrocessi e, dunque, tutti dobbiamo avere la pazienza di attendere l’evolversi della situazione prima di intentare processi giusti o strumentali e infliggere condanne.
A sua volta, mister Turati e la società, nella persona del Presidente Ricci, ognuno per le proprie competenze, prendano in mano con fermezza le redini della situazione, e, se necessario, adottino gli opportuni correttivi per dare la giusta scossa alla squadra; è necessario adottare un approccio completamente diverso delle gare per migliorare la situazione, perché così non va.
“Bisogna cambiare registro”. Le prossime due gare interne contro il Potenza e il Cosenza bisogna affrontarle con un atteggiamento e una mentalità di gioco da “vera” squadra di serie C, ma con un groppone di ben cinque sconfitte, è complicato. Complimenti a tutte le avversarie che ci hanno, fin qui, incontrato, Crotone compreso, e che ci hanno battuto, ma la squadra azzurra deve cambiare volto . E, noi tifosi smettiamola di fare il paragone, in negativo, della squadra attuale con la squadra dell’anno scorso che, ci ha fatto vincere il campionato di serie D; una squadra meravigliosa, un gruppo coeso che ci ha dato tante soddisfazioni ma che, oramai fa parte del passato!!!!
La vita continua e bisogna guardare al futuro; gli uomini passano, il blasone azzurro rimane e deve rimanere in serie C; pensiamo al presente. E il presente ci dice che dobbiamo cambiare rotta e, radicalmente, registro. Dopo cinque giornate la classifica ci dice, pietosamente, che il nostro Siracusa è ultimo con zero punti.
E’ evidente che, per come si è incanalata la classifica, le prossime due partite che giocheremo al De Simone, contro il Potenza e il Cosenza saranno fondamentali, per non dire della vita per l’ulteriore prosieguo del campionato. Sulla carta è una doppia chance che più ghiotta non potrebbe essere. Con due vittorie, convincenti o meno, la debacle sarebbe di molto ridimensionata e la classifica comincerebbe a sorriderci un po’, ma ulteriori passi falsi metterebbero in serio dubbio la reale forza della squadra e, spiace dirlo, di Mr. Turati.
Lo sapevamo tutti , dall’apertura ,alla chiusura del mercato estivo, che l’inizio di questo campionato sarebbe stato tormentato, ma nessuno si aspettava una tale turbinio!!!!
Comunque sia, restiamo tutti uniti perché prima o poi saliremo tutti sul carro dei vincitori, quando raggiungeremo l’ agognata permanenza nella serie C, che ,mai come questa stagione, per raggiungerla, sarà una vera e propria estenuante lotta fino all’ultima giornata.
Bisogna riordinarsi le idee e rimboccarsi le maniche sin dalla prima delle due partite interne ,che disputeremo il 24 di questo mese contro il Potenza, un impegno interno, decisivo, una prova da: dentro o fuori ,per una squadra che, al momento, sembra aver perso la bussola.
Riuscirà il nostro a Siracusa a rialzarsi? Io, mi auguro, anzi sono sicuro, di sì. (Giuseppe Scandurra)
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