Riceviamo e pubblichiamo. Siracusa calcio, Marco Turati merita grandissimo rispetto

Nel contesto calcistico, un allenatore viene definito “capro espiatorio” quando viene incolpato per le sconfitte o le difficoltà della squadra. Si attribuisce all’allenatore la colpa per gli errori o i risultati negativi, ignorando altri fattori come la qualità della squadra, la preparazione o gli errori arbitrali.
Perché questa mia premessa? Perché l’anno scorso, nella prima parte del campionato di serie D, che poi si è concluso vittoriosamente con la conquista della serie C, il nostro Mr. Marco Turati è stato considerato, nella prima parte del campionato, il parafulmine di responsabilità che poi non sempre gli spettavano e peraltro per pochi risultati negativi; il termine: Turati Out. era diventato , tra noi tifosi, di moda.
Tanto è vero che al termine del vittorioso campionato,  tutti quelli che prevedevano e volevano che la mannaia calasse sulla sua testa, giornalisti, opinionisti e intenditori di calcio compresi, dovettero ingoiarsi il rospo e chiedergli, da un certo punto di vista scusa, additandolo, addirittura, come un giovane talentuoso tecnico, dalle nuove idee di fare calcio; all’inizio considerato Sceccu, al termine del campionato, Un Grande.
Purtroppo, anche in queste prime cinque infauste giornate di campionato si sta ripetendo l’antifona. Riecheggia in seno alla tifoseria il Turati Out, un riecheggio che può tramutarsi in realtà nel caso in cui nelle due partite interne contro il Potenza e il Cosenza dovessimo rimanere a bocca asciutta con un bel 0 in classifica.
A mio avviso, si può essere in disaccordo totale con lui sul modulo tattico che sta adottando in campo, sull’impiego dei calciatori, su quelli che relega in panchina, sulle sostituzioni; insomma si può essere in disaccordo totale con lui su tutto, ma su una cosa dobbiamo tutti essere chiari e onesti intellettualmente: Marco Turati merita grandissimo rispetto, per la grande professionalità, l’impegno e l’amore vero che ha avuto da calciatore e che ha, tuttora, come Tecnico, nei confronti del Siracusa calcio dei siracusani e del blasone azzurro.

Dunque, se le cose dovessero continuare ad andarci male e, se, malauguratamente, la società, sotto la pressione dei tifosi, sulla mancanza di risultati e su insistenza cattiva di alcuni buontemponi che stanno dietro l’angolo per godere delle disgrazie altrui, dovesse prendere la sciagurata o giusta decisione di esonerarlo, nessuno ha il diritto di gioire, di esultare, perché Mr. Marco Turati non lo merita affatto.

Marco Turati non ha mai dimenticato le gioie e le emozioni che ha vissuto a Siracusa come calciatore e ora come allenatore e di questo gliene dobbiamo dare atto e ringraziarlo. Chapeau.
E poi, è sicuro ca cu cangia a vecchia ca nova, megghiu si trova? E poi, le eventuali responsabilità che ci dovessero essere sono tutte sue?
La squadra, in questo momento, deve crescere dentro le difficoltà; si impara a nuotare solo tenendo la testa sotto. Questi sono i momenti in cui le difficoltà vanno affrontate insieme: squadra- tifosi e società.

E la società farà la scelta giusta mantenendo la decisione di riconfermarlo qualunque cosa accada…. eventualmente potrà decidere di affiancargli in panchina qualche tifoso, giornalista, opinionista, o cultore di calcio che ne capisce più di lui. Forza Siracusa (Giuseppe Scandurra)

(foto: M. Turati, – immagine dalla pagina FB siracusa calcio 1924)

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