
Quando è troppo è troppo. Perdere a Catania ci stava, sulla carta eravamo perdenti, lo sapevamo, ma non pensavamo di perdere giocando in maniera scriteriata, senza costrutto, senza logica di gioco, in maniera autolesionistica, spompandoci a più non posso senza finalizzare o tentare di finalizzare quello che si pensava di costruire. L’area di rigore avversaria non l’abbiamo neanche vista col binocolo, non appena si arrivava al limite dell’area avversaria i nostri calciatori tornavano indietro e ricominciavano a palleggiare, fraseggiare inutilmente…come i pazzi che vanno avanti e indietro senza una meta fissa.
Poi, in fatto di autolesionismo in difesa siamo super, non ci sta battendo nessuno. In appena sei minuti ci siamo fatto karakiri.
Prendiamo atto, per l’ennesima volta, della sconfitta e andiamo avanti. Ma non si può continuare a giocare in questo modo.
Caro, Mr. Turati io le voglio bene, la stimo molto, non sono un Turati out perchè Lei merita tutto il nostro rispetto e la nostra considerazione, ma deve cambiare registro e subito!!!!!! Cambi modulo di gioco, eviti di spompare i suoi “Ragazzi” inutilmente, perché non fa bene né a loro, né a lei e né alla nostra classifica che si sta facendo “PESANTE”.
Non era certamente contro il Catania che si doveva vincere e non era la nostra eventuale sconfitta che doveva fare riemergere le nostre lacune tecnico-tattiche, così come non era certamente di contro, un nostro, eventuale, risultato positivo che avrebbe risolto, come d’incanto, tutti i problemi tecnici e strutturali della squadra azzurra che emergono dall’inizio del campionato , ma perdere con questo modo di giocare illogico e autolesionistico era impensabile.
Il suo modulo di gioco non sta portando alcun giovamento alla squadra sia in termini tecnico- tattici sia in termini di risultati. Tutti i tecnici delle squadre, fin ora affrontate e i vari addetti ai lavori, eufemisticamente, ci hanno fatto I complimenti e le battute di mano per non dirci “ siete coglioni”.
Al “Massimino”il nostro Siracusa ha tenuto appena sei minuti e….poi, la nostra difesa, ha servito al Catania, che aspettava il nostro errore, la solita frittata….frittata,poi, bissata. Un Catania che ha meritato la vittoria senza se e senza ma, ma non ci ha battuti un avversario trascendentale, ma un avversario cinico e molto più esperto di noi.

Il piano tattico del Catania ha funzionato bene, ha atteso il Siracusa, ha approfittato delle nostre ingenuità difensive e della nostra inconsistenza in avanti e ci ha colpiti nel momento giusto. Il Catania ha sofferto solo il nostro palleggio inutile, ma niente più. Non c’ è stato mai una nostra pressione in profondità per mandare i nostri calciatori in area avversaria. Un Catania con meno qualità, ma bravo per essere stato più concreto, magari, non bello, ma cinico, più maturo e più furbo che ha tesorizzato e approfittato del nostro gioco futile,virtuale e fuorviante.
Siamo sterili in avanti, inconsistenti a centrocampo e “minchioni” in difesa. Diciamolo con onestà intellettuale abbiamo giocato adottando lo stesso modulo tattico delle partite precedenti, abbiamo avuto solo possesso palla inutile e farraginoso. La partita contro il Catania aveva inculcato, in molti di noi, false speranze di poter uscire indenni dallo stadio Massimino, pur consapevoli, inconsciamente, che c’erano poche speranze visto l’andazzo dei risultati precedenti; ma perdere in maniera vergognosa non tanto per il risultato, quanto per il gioco comico espresso in campo non me lo aspettavo.
Il Catania con questa vittoria continua nel suo percorso di rimanere nelle zone alte della classifica e noi, di contro, con la sconfitta, ci ritroviamo ancorati, ultimi, in fondo alla classifica con appena tre punti.
Ma, nonostante ciò, anche se malconci dal punto di vista dei risultati, del gioco e della classifica, noi tifosi abbiamo il dovere di confermare e ribadire la nostra fiducia nei confronti della squadra azzurra e di Mister Turati che però deve cambiare, sin da subito, modulo di gioco.
Nulla è perduto rimandiamo l’appuntamento della vittoria a domenica prossima, al De Simone, contro il Sorrento, la prima in casa, di un trittico di partite c.d. alla nostra portata; partita che si deve assolutamente vincere, senza se e senza ma!!!!altrimenti veramente finiamo di perdere la bussola e di metter in pericolo il nostro obbiettivo della salvezza.
Dunque, rimaniamo fiduciosi e ottimisti perché guardando la classifica attuale anche se siamo ultimi con tre punti c’è tutto il tempo per recuperare rimetterci in gareggiata; non c’è nulla di irreparabile. Purtroppo,è inutile ribadirlo, stiamo pagando lo scotto di una “estate, torrida” non solo dal punto di vista climatico, ma anche dal punto di vista del calcio mercato e delle problematiche interne alla società.
La squadra, stenta, a tutt’oggi, ad avere una sua identità e un suo amalgama. Vero è che la fretta è una cattiva consigliera, ma ritengo che oramai il tempo scorra inesorabile e che la squadra, il mister e la società si debbano dare una smossa!!!!
Mi auguro che l’uscita,dopo appena venti minuti, di Molina non abbia nulla a che vedere col suo precedente infortunio.
L’organico degli azzurri è in grado di affrontare la serie C? A questo punto chi di competenza rifletta in maniera seria e se, del caso, adotti gli opportuni urgenti rimedi. Mi piacerebbe sentire il parere del nostro direttore tecnico sul momento che stiamo attraversando.
Forza Siracusa. (Giuseppe Scandurra)
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