Conferenza Episcopale Siciliana: cammino sinodale, formazione del clero e carità

E’ stata dedicata al cammino sinodale, alla situazione sociale e pastorale della Sicilia e alla formazione permanente del clero, la sessione autunnale della Conferenza Episcopale Siciliana, che si è riunita a Palermo.

I vescovi dell’isola hanno espresso soddisfazione per il cammino sinodale compiuto: l’ultima tappa del percorso nazionale si terrà a Roma a fine ottobre, mentre da novembre prenderà avvio la fase attuativa, incentrata su ascolto, discernimento e rinnovamento pastorale.

“È un processo che chiede di cambiare mentalità” – ha ribadito il presidente della CESI, Mons. Raspanti, vescovo di Acireale – “perché la vera riforma nasce dalla riconciliazione dei cuori e dalla costruzione di comunità che sappiano vivere la comunione in un mondo attraversato da divisioni e conflitti».

I vescovi hanno riflettuto sui fenomeni di spopolamento, denatalità e mobilità umana che stanno trasformando il volto della Sicilia. Crescono gli anziani soli, ma anche le presenze di migranti e nuovi cittadini, e le parrocchie sono chiamate a diventare sempre più luoghi di accoglienza e speranza.

Sul fronte della lotta alle povertà, sono stati presentati i progetti della “Fondazione S. Mamiliano e S. Rosalia” di Palermo, insieme alle iniziative delle Caritas diocesane, che promuovono fondi di sostegno, prestiti solidali e percorsi contro l’usura.

E’ stata sottolineata, infine,la necessità di una formazione continua di sacerdoti e diaconi, in grado di coniugare spiritualità, cultura e attenzione al mondo digitale e alle nuove forme di comunicazione.

(foto: i lavori della riunione)

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