Ragusa. In crescita l’emergenza abitativa, Sunia e Cgil: dal governo solo propaganda

138 provvedimenti di sfratto,459 richieste di esecuzione presentate agli ufficiali giudiziari, 77 sfratti eseguiti con forza pubblica. Sono dati riferiti al 2024, che dimostrano quanto l’emergenza abitativa nel ragusano stia assumendo dimensioni sempre più preoccupanti.

In allarme Sunia e Cgil, che accusano il Governo di continuare a tagliare i fondi per il sostegno all’affitto e per la morosità incolpevole.

“Famiglie monoreddito, anziani, lavoratori e giovani coppie che non riescono più a sostenere il peso di un affitto” – sostiene Salvuccio Ciranna, responsabile provinciale del SUNIA Ragusa – “la crisi del lavoro, l’aumento dei costi energetici e la crescita incontrollata dei canoni, spesso aggravata dalla speculazione degli affitti brevi turistici” – sottolinea – “rendono la casa un bene sempre più inaccessibile”.

Il sindacato unitario inquilini assegnatari chiede di rifinanziare il Fondo di sostegno all’affitto e quello per la morosità incolpevole con almeno 900 milioni di euro; di incrementare il patrimonio pubblico di Edilizia Residenziale Pubblica con almeno 600 mila unità; di rivedere la fiscalità delle locazioni per incentivare gli affitti a canone concordato e di lunga durata; di approvare una legge nazionale sugli affitti brevi, che consenta ai Comuni di introdurre limiti e divieti per contrastare la speculazione immobiliare.

Purtroppo, anche nel territorio ragusano, crisi della casa e crisi occupazionale vanno a braccetto e “senza una strategia integrata che coinvolga Comuni, Prefettura e parti sociali” – aggiunge Giuseppe Roccuzzo, segretario generale Cgil – “rischiamo di aggravare le disuguaglianze e di spingere fuori dal territorio chi lavora e costruisce qui la propria vita”.

(foto: archivio siracusa2000)

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