Siracusa. Report ex Provincia: presenze turistiche in aumento, boom degli “affitti brevi”

6,6% . Non parliamo di votanti a questa o quell’altra elezione, né di proiezioni di voto o sondaggi di questo o quell’altro partito bensì, di turismo, nella fattispecie di presenze turistiche in provincia di Siracusa.

Un dato che viene fuori dal report elaborato dall’Ufficio Turismo dell’ex Provincia regionale, quindi assolutamente attendibile, ed aggiornato al 4 novembre, quindi attualissimo, che si riferisce al periodo gennaio-settembre 2025.

Un periodo che ha fatto registrare un incremento del 4,9% rispetto al 2024, negli arrivi di turisti, ed un +6,6% di presenze nelle strutture ricettive del territorio.

(il Capo del VI Settore dell’ex Provincia regionale di Siracusa, dott.ssa K. Sarcià)

Bilancio positivo, dunque, sia per le strutture alberghiere che per quelle extra alberghiere, anche se l’extra alberghiero ( cioè tutte quelle strutture che vanno dagli affittacamere, ai cosiddetti “affitti brevi”, dai B&B alle case vacanze, dagli ostelli ai campeggi, etc. ), registra una consistente impennata tanto da superare il settore alberghiero. Un sorpasso quantificato in un incremento del 17,1%, a fronte di un calo del 3,6% degli alberghi.

Sorpresa nella sorpresa, poi, il dato che riguarda gli “affitti brevi”, cioè le locazioni di immobili, per finalità turistiche per un periodo non superiore ai 30 giorni. In questo caso, infatti, si può parlare di vero e proprio boom, perché i turisti arrivati in provincia di Siracusa tra gennaio e settembre 2025, che hanno scelto di alloggiare in un “affitto breve”, sono stati ben 505.603, con una crescita del 34,5% rispetto allo scorso anno.

“In una società che sta cambiando”- ci dice la dott.ssa Katia Sarcià, Capo del VI Settore dell’ex Provincia, che comprende i “servizi turistici territoriali” – “stanno cambiano anche le abitudini di chi viaggia per conoscere posti nuovi, così stiamo assistendo ad uno sviluppo del settore extra alberghiero, rispetto alle strutture ricettive cosiddette tradizionali, cioè gli alberghi”.

Dalla statistica, come ci fa notare il dott. Salvo Incatasciato, che ha elaborato i dati, emerge un aumento delle presenze straniere. Dopo gli anni bui della pandemia, infatti, i turisti d’oltre frontiera tornano a salire, raggiungendo un +16,2% rispetto al 2024. Diminuiscono, invece, le presenze italiane (-3,6%)

Dando uno sguardo ai dati dei singoli Comuni, il capoluogo registra un timido +3,2% di presenze, con un calo degli italiani (-8,5%) e, in linea col trend provinciale, un +14,5% di turisti stranieri.

In provincia: Noto, da gennaio a settembre 2025, registra una crescita del 20,7 con un +13,6% di italiani e un +26,3% di stranieri.

+5% nel comune di Avola, con 0,8% di incremento degli italiani e il 9,1% degli stranieri; presenze turistiche in crescita del 23,3% ad Augusta ( +6,2 italiani e +30% stranieri );

15,2 l’aumento riferito al comune di Pachino, dove gli italiani sono stati +4,5% rispetto al 2024, e gli stranieri che hanno raggiunto quota 52,3%.

Uno sguardo a Portopalo: 1,3% in più rispetto allo scorso anno ( -1% di presenze italiane e +17,2% di quelle straniere).

Sull’aspetto logistico della ricezione turistica interviene, invece, il responsabile dell’Ufficio Turismo, dott. Emanuele Miceli, per il quale bisognerebbe ancora lavorare per il miglioramento dei collegamenti viari tra i comuni del territorio e con lo scalo aereo di Catania, in alcuni casi non ottimali e penalizzanti per la mobilità.

“Il calo delle presenze italiane” – sostiene – “non sorprende più di tanto, se si considera la questione del caro biglietti dei voli nazionali, ormai diventati proibitivi. E’ inevitabile” – sottolinea Miceli – “che, a parità di costo tra un viaggio dal nord Italia per la Sicilia ed uno per una meta all’estero, si preferisce la seconda opzione”.

Il 2025 è, anche, l’anno dell’entrata in vigore delle nuove leggi sul turismo, sia regionale che nazionale, con l’introduzione dell’obbligo del Codice Identificativo Nazionale, per mettere ordine nel settore e combattere l’abusivismo.

(fotocopertina: archivio siracusa2000)

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