Riceviamo e pubblichiamo. Riflessioni sul calcio a Siracusa: Salto di qualità? Con quali risorse?

Cerchiamo, insieme, di ragionare con raziocinio, serenità, ponderazione e concretezza. Che mezzi occorrono per disputare un campionato competitivo e tentare la tanto agognata serie B e rimanerci per diversi anni?
A Siracusa ci sono i presupposti per tentare la scalata in campionati superiori? Ci sono le strutture adeguate? La realtà economica della nostra città è in grado di supportare un progetto del genere? Ci sono gli stimoli necessari per far sì che si trovino le persone giuste a sobbarcarsi un onere finanziario non indifferente e la giusta programmazione? Voglio ricordare a tutti che siamo siracusani e lo stereotipo siracusano è un pochino “particolare” nel modo di ragionare, nella visione delle cose e nell’essere primatista a non concludere mai nulla.
Se ritenete che ci sarebbero i presupposti giusti per il salto di qualità aspetto i vostri pareri, se questi presupposti non ce ne sono, allora accontentiamoci di quello che ci passa il convento e ringraziamo. Pensiamo, per un momento, alle disastrose condizioni in cui da anni versa la nostra città, in tutti i settori, e poi riversiamo tutto questo sul problema del calcio siracusano.
Scordavo: non ditemi che piccole realtà hanno abbracciato questo sogno, perchè molte piccole realtà che sono andate in B, successivamente sono scomparse dal panorama calcistico per motivi economici e di bacino di utenza, oppure hanno una realtà economica di gran lunga superiore ala nostra.(Giuseppe Scandurra)

(foto: archivio siracusa2000)