Vittoria. Eseguito sequestro preventivo a carico di un 39enne, sigilli a villa con piscina

I poliziotti della Questura di Ragusa hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro di beni, a carico di un 39enne di origine straniera e residente a Vittoria.

Arrivato in Italia nei primi anni 2000, l’uomo, da subito, si è reso responsabile di numerosi reati che gli sono valsi condanne per ricettazione, furto, porto abusivo di armi, caporalato e violazione delle norme in materia della sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’esame della sua condotta antigiuridica aveva già determinato il Questore di Ragusa a richiedere ed ottenere, nel 2022, dal Tribunale di Catania, l’applicazione della misura di prevenzione personale della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza.

Da recenti accertamenti patrimoniali sul conto del sorvegliato speciale è emerso anche che, oltre le condanne, è stato più volte denunciato per reati caratterizzati da una marcata impronta lucrogenetica, quali in materia di stupefacenti e contro il patrimonio, e quindi si sono concentrate sull’esame delle sue posizioni economico – patrimoniali, unitamente a quelle del suo nucleo familiare.

Dopo le approfondite ricerche e valutazioni è risultata una consistente sproporzione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio allo stesso direttamente o indirettamente riconducibile, tale da farlo ritenere di ingiustificata provenienza e pertanto frutto di attività illecite.

L’attività della Polizia di Stato e della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catania è stata caratterizzata inoltre dalla necessità di intervenire rapidamente, al fine di impedire che il proposto potesse incamerare delle somme di denaro, quale indennità di esproprio di beni per pubblica utilità da parte dell’A.N.A.S.

Oggetto del sequestro ai fini della successiva confisca è stato infatti un compendio immobiliare costituito da una villa con annessa piscina, di recente costruzione, che ricade in una zona interessata dai lavori della “variante alla strada statale S.S. 115”.

L’intervento tempestivo ha così permesso di tutelare le finanze pubbliche in quanto l’ A.N.A.S. ha già versato una parte del valore dell’immobile presso la cassa depositi e prestiti.

Tali somme non erano state ancora incassate era stata presentata richiesta di un ulteriore indennizzo per il quale è in corso il procedimento.

(foto: la villa sequestrata)

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