Sono 420 i casi di soggetti positivi al Covid19, registrati in Sicilia, così come riferisce il report della Protezione civile nazionale, con 44 ricoverati e 5 in terapia intensiva.
Evidentemente l’incoscienza, ma anche la scelta di salvare a tutti i costi la stagione turistica, promuovendo, anche con spot televisivi, le vacanze in Sicilia, ha fatto sì che da “regione covid free” di qualche mese fa, ci siamo ritrovati, adesso, con una buona dose di virus importato.
Se, poi, vogliamo aggiungere quello “coltivato” da quei siciliani che, in barba alle norme di sicurezza, continuano a creare assembramenti nei locali della movida e nelle spiagge libere ( come se quei mesi drammatici fossero stati solo una fiction televisiva ), allora ci rendiamo conto che la frittata è quasi pronta e servita!
Era inevitabile, quindi, una nuova Ordinanza del Presidente della Regione, per dare una ulteriore regolata a chi si sta dimostrando carente in quanto a senso di responsabilità e maturità.
Ed ecco le nuove restrizioni, soprattutto in vista del Ferragosto, con controlli ed ingressi limitati nei locali e negli esercizi pubblici, che introducono sanzioni per i trasgressori.
Le nuove disposizioni vietano eventi al chiuso nelle discoteche e nei locali similari. All’aperto, invece, sono obbligatori distanziamento personale e mascherina.
Per i gestori dei locali che organizzano eventi, scatta l’obbligo di darne comunicazione alle autorità, 48 ore prima, in modo da agevolare i controlli. Stop alle tendopoli per ospitare i migranti e, in caso di altre strutture, sarà necessaria l’autorizzazione dell’Asp competente.
L’Ordinanza dispone il tampone per ciascun migrante che sbarca in Sicilia.
Giro di vite anche da parte del Comune di Siracusa, con una Ordinanza del sindaco Francesco Italia, che vieta l’utilizzo di tende, gazebo o similari, ovvero di strutture anche precarie ed improvvisate, su tutti gli arenili, le calette e i tratti di costa del territorio comunale. La Notte di San Lorenzo, insomma, quest’anno meglio farsela da soli sul terrazzo di casa o nel balcone!
(foto: archivio siracusa2000)