Catania. Dalla rinascita del palazzo di cemento di Librino, il simbolo del riscatto della città

Da covo per spacciatori ad elegante residenza per 96 famiglie. E’ la nuova immagine del palazzo di cemento di Librino che, da simbolo del degrado e dell’illegalità è diventato il simbolo del riscatto per tutti i catanesi, come ha detto il sindaco Salvo Pogliese, “perché ogni centimetro di città sottratto all’illegalità e al malaffare è una vittoria per l’intera cittadinanza”.

Oggi è stata, infatti, una giornata storica per la città, perché si concretizza il progetto al quale ha lavorato l’attuale giunta, così come le due che l’hanno preceduta e da quell’edificio degradato, che è stato interamente ristrutturato e riqualificato con ascensore, sono stati ricavati complessivamente 96 appartamenti.

Emozionato e felice il sindaco Salvo Pogliese che, insieme agli assessori Enrico Trantino, Sergio Parisi, Giuseppe Lombardo, Pippo Arcidiacono, al presidente del consiglio comunale, Giuseppe Castiglione, al presidente della Sidra, Fabio Fatuzzo, ed al presidente del VI Municipio Alfio Allegra, si è intrattenuto con la prima inquilina che ha ricevuto le chiavi della nuova casa.

 “Si taglia un traguardo importantissimo per queste famiglie” – ha detto – “quasi quattrocento persone in totale e condivido di cuore con loro la gioia per questo risultato di straordinario valore per l’intera città”.

I 4,4 milioni di euro, fondi dei ribassi d’asta non utilizzati per l’esecuzione dei lavori di completamento della grande torre a 17 piani, saranno utilizzati per fronteggiare l’emergenza abitativa sulla base dei progetti che si stanno mettendo in campo con gli altri fondi comunitari.

Alla consegna delle chiavi degli appartamenti ai legittimi assegnatari hanno partecipato anche i consiglieri comunali Angelo Scuderi, Lanfranco Zappalà, Santo Russo  e Orazio Grasso.

(foto: dal sito istituzionale del comune di Catania)

© Riproduzione riservata