Precari Asu. Stop al piano di stabilizzazione, impugnato l’articolo della Finanziaria regionale

Svanisce, ancora una volta, per i precari Asu degli Enti Locali siciliani, la possibilità di raggiungere la stabilizzazione, obiettivo inseguito da decenni.

ll governo nazionale ha, infatti, impugnato una decina di articoli della Legge Finanziaria della Regione Siciliana, approvata dall’Ars in aprile, tra i quali quello che riguarda, proprio, il piano di stabilizzazione dei circa 5000 Asu.

 “Questa ennesima bocciatura  del governo nazionale” –  tuona l’on. Carmelo Pullara di Onda  –  “si abbatte sul nostro lavoro e sulle nostre battaglia ma, in maggior modo, sulla pelle di questi lavoratori vessati e presi in giro da anni con promesse su promesse mai realizzate”.

Il presidente e segretario organizzativo del Movimento Popolare Regionalista chiama in causa gli assessori regionali Scavone e Zambuto che, a suo dire, possono contare su “una corsia preferenziale nel dialogare con Roma visto che sono rappresentati al governo, uno con un ministro facente parte del proprio partito e l’altro con ministri di un partito federato”.

Insorge anche l’on. Claudio Fava. “Ci sono decine e decine di sindaci che pensavano di poter rendere più
efficiente la macchina comunale con i processi di stabilizzazione del personale e che invece” – scrive – “si ritrovano, anche loro, senza certezze.
Ma per il governo Musumeci” – chiosa Claudio Fava – “la manovra ha retto”.

Giuseppe Badagliacca, Clara Crocè e Gianluca Cannella del Csa-Cisal chiedono l’immediata convocazione del tavolo permanente e, nell’attesa, confermano lo stato di agitazione.

“I lavoratori” – si legge nella nota – “sono stanchi dei rimpalli e dei rinvii, hanno diritto ad avere risposte concrete”.

(foto: archivio siracusa2000)

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