Ha raggiunto il fratello Armando, venuto  a mancare lo scorso 27 novembre, a seguito di un  male incurabile. L’ex sottosegretario di Stato, leader della corrente Andreottiana della storica Democrazia Cristiana, Luigi Foti, è tornato alla Casa del Padre all’età di 87 anni.

Classe 1934, figlio di Ortigia, che gli aveva dato i natali il 5 dicembre, di professione bancario, ha esordito in politica nel Movimento Sociale Italiano, poi l’adesione alla Democrazia Cristiana. Insieme a personaggi del calibro di Santi Nicita, Pippo Gianni, Nitto Brancati, Iano Spoto Puleo, Pippo Lo Curzio, Enzo Nicotra, ha scritto la storia del partito in provincia di Siracusa.

Sindaco del capoluogo dal 23 marzo 1972 al 28 dicembre 1973, decide, poi, di tentare la strada del Parlamento e si candida alla Camera dei Deputati, dove viene eletto e dove rimane, ininterrottamente, per quattro legislature.

Da Sottosegretario di Stato al Lavoro e Previdenza Sociale, ruolo che ha ricoperto dal 30 luglio 1987 al 13 aprile 1988, l’on. Luigi Foti è stato tra i padri dell’articolo 23, la norma inserita nelle Legge Finanziaria 13 marzo 1988 n. 67, che ha dato occasione di lavoro a 30 mila giovani siciliani, assunti nei progetti di utilità collettiva e, poi, stabilizzati nelle Pubbliche Amministrazioni dell’isola.

Dal 23 luglio 1989 al 12 aprile 1991 e dal 17 aprile 1991 al 28 giugno 1992, l’on. Luigi Foti è stato anche Sottosegretario di Stato al Tesoro. Alla famiglia il cordoglio di siracusa2000.

(foto: l’on. Luigi Foti – fermoimmagine dal TG66)

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