Acireale. La Città del Fanciullo lancia “HortNet”, progetto educativo e di reinserimento sociale

Dare via ad una rete multifunzionale di fattorie ed orti sociali per lo sviluppo dell’economia sociale agricola, utilizzando la funzione didattica e sociale dell’agricoltura.

E’ quanto si intende realizzare con “HortNet”, progetto che coinvolgerà Acireale, Aci Sant’Antonio e gli altri territori limitrofi interessati dall’azione del Gal Terre di Aci, che comprende anche i comuni di Aci Catena, Valverde ed Aci Bonaccorsi.

 Il progetto vede capofila la Fondazione Città del Fanciullo, cui è affidato il coordinamento operativo, mentre la realizzazione degli orti eco-sostenibili è affidata a quattro diversi soggetti: la Cooperativa sociale La Roccia, la parrocchia Cuore Immacolato di Maria e i due istituti scolatici IC “L. Vigo Fuccio – M. La Spina” e IC “Giovanni XXIII”.

Come ha spiegato Marta Ferrantelli, responsabile di progettazione integrata della Fondazione Città del Fanciullo per la Diocesi di Acireale e coordinatrice di progetto, le azioni di “HortNet” sono finalizzate a valorizzare il modello di sviluppo socio-economico già messo in campo con l’Ecomuseo del Cielo e della Terra, attraverso la costruzione di ben quattro orti ed annesse attività di formazione e monitoraggio civico.

La formazione sarà affidata agli operatori della cooperativa sociale Energ-Etica, come illustrato dall’educatrice professionale Claudia Cardillo, i quali istruiranno i tutor aziendali che accompagneranno i soggetti facenti parte delle scuole e produrranno i sussidi informativi in formato elettronico.

Mons. Raspanti, presidente della Fondazione Città del Fanciullo di Acireale, nel suo intervento, ha evidenziato il valore dell’iniziativa all’interno di un piano più complessivo di interventi di valorizzazione che la Città del Fanciullo intende attivare.

La presentazione del progetto, che si è svolta nella sede dell’Archivio Diocesano di via Mons. Genuardi, ha visto, inoltre, la presenza di Anna Privitera, direttrice del Gal Terre di Aci, e di don Orazio Tornabene, direttore della Caritas diocesana di Acireale.

(foto: la presentazione del progetto. A destra, Mons. A. Raspanti, Vescovo di Acireale)

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